sabato 2 novembre 2019

Un lumino che scalda

Ormai da tempo, tutte le notti di Ognissanti, prima di andare a dormire accendo un lumino di quelli rossi, lo metto in cucina e lascio la stanza illuminata fiocamente dal bagliore tremulo di quella piccola fiamma.
Non è scaramanzia.
E nessuna crociata anti Halloween.
Festa americana che ho celebrato fino a quando i figlioli erano piccini e desideravano mascherarsi ed omologarsi, com'è giusto che sia, ai loro coetanei. 
Anzi, ne ho ricamati di schemi a tema streghe, ragnatele e pipistrelli,  zucche e gatti neri, anche con grande piacere. 
Ma ora non sento più questa esigenza.

Sarà che ho aggiunto da tre giorni un'altra primavera alle mie ;) e forse la maturità mi rende più riflessiva e meno entusiasta verso certi dettagli e circostanze effimere, se vogliamo.

Fare questo gesto, dell'accendere una candela votiva, per me è un modo ancora più concreto di ricordare i miei cari che non ci sono più. 
Anche se poi naturalmente mi viene spontaneo pensar loro tutte le sere, quando mi ritrovo sotto le coltri e faccio il punto della giornata trascorsa.

Però voglio ed ho bisogno di credere che comunque ci siano, che mi sostengano e mi supportino in qualsiasi modo, nelle decisioni e nella mia quotidianità.


La mattina e spesso fino al giorno dopo, il piccolo moccolo di candela continua ad ardere e brillare  per ore e quel tenue lumino mi scalda veramente il cuore.

                                                                                    Susanna

10 commenti:

  1. Un bel pensiero, cara Susanna, un bel gesto. Io non ho acceso la candela in casa, non ci ho pensato, ma ho acceso anch'io un lumino di quelli rossi, sulla tomba dei miei genitori; mio padre è mancato da pochi mesi, mia madre già da diversi anni. E spesso penso a loro e chiedo che mi aiutino nelle difficoltà della vita. Spero che, in qualche modo, possano aiutarmi. Tanti auguri di buon compleanno e un caro saluto.

    RispondiElimina
  2. È un pensiero molto bello. I nostri cari, non solo parenti, ma amici, conoscenti e amici di rete, fra questi Vincenzo, che ci ha lasciati da poco, non ci hanno lasciato del tutto sono accanto a noi, solo in modo diverso. Ciao Susanna e buona serata.
    sinforosa

    RispondiElimina
  3. Che bella riflessione e soprattutto che bel gesto... io sono andata a visitare i miei nonni e i nonni di mio marito, che non ci sono più. In particolare la mia nonna materna mi manca terribilmente, continua a mancarmi un sacco da quando non c'è più, perchè era una persona straordinaria e sapevo - anche quando era viva - che mi sarebbe mancata ad un certo punto e sempre, perchè avrei voluto (e avuto bisogno) del suo parere e della sua voce per tutti gli avvenimenti importanti della mia vita. Purtroppo ora il dialogo è "a senso unico", sono io che la penso e delle volte le spedisco in cielo le mie domande, purtroppo non posso sentire la sua risposta... ma sono certa che mi vede e mi sta accanto, ancora... a maggior ragione nei momenti cruciali. Un abbraccio Susanna, il tuo gesto scalda il cuore e il tuo post l'ha scaldato a noi lettori.

    RispondiElimina
  4. Cara Susanna, i tuoi post lasciano molti spunti di riflessione... bella l'atmosfera !

    RispondiElimina
  5. Cara Susanna, la tua è veramente una bellissima idea, sicuramente un modo diverso per stare vicino ai tuoi cari che non ci sono più.

    RispondiElimina
  6. condivido tutto Susanna, quasi anche il compleanno, io qualche giorno prima. Un abbraccio

    RispondiElimina
  7. Cara Susanna, un bel pensiero lasciare il lumino acceso la notte di Ognissanti.
    Gli anni che passano fanno riflettere, hai ragione e proprio per questo io mi diverto indossare un vecchio cappello nero a punta, mi butto addosso uno scialle nero e seria seria apro la porta con un lumino in mano e le luci spente. Mi diverto a vedere le facce dei bimbi che guardano quasi impauriti, del resto per loro è un gioco, avranno da grandi i pensieri le preoccupazioni, le delusioni. "Streghette come me? allora per voi caramelle!" Un grande sorriso e i loro occhietti si illuminano...
    Un caro abbraccio, Barbara

    RispondiElimina
  8. Un segno del cuore Susa, anche se in questo periodo, ho troppo dolore per trovare conforto in piccoli segni quotidiani.
    Passerà.

    RispondiElimina
  9. E' vero Susanna, una candela accesa per i nostri cari scalda il cuore e fa in modo di sentirli più vicini a noi.
    Un abbraccio

    RispondiElimina
  10. Amica mia, innanzitutto buon compleanno...mi sa che mi è afuggito aiutoooooo
    Ti chiedo umilmente scusa!
    E sai che su Halloween mi trovi d'accordo su tutta la linea, anche io mi unisco a te nel ricordare i nostri cari che non ci sono più e a festeggiare i Santi in paradiso!
    Un bacio grandissimo <3

    RispondiElimina

La tua visita mi ha fatto davvero piacere!