domenica 5 febbraio 2023

Nel mio giardino d'inverno, che attende nuova neve, c'è solo questa rosa gialla.

E' un po' sciupata, avvizzita dal freddo della notte.

Una rosa tenace, unica a stagliarsi nella vegetazione ancora spoglia ed infreddolita.

E' tutta per la mia Mamma Rosa, una stella da ieri notte.

                                                                     Susanna

domenica 1 gennaio 2023

Come riprendere? Sono esitante ed impacciata all'idea di tornare a scrivere, eppure mi piace così tanto! 

E allora provo a lasciarmi andare. 

Innanzitutto tanti auguri a tutti voi, in questo primo giorno dell'anno, perché ognuno  possa veder realizzato ciò a cui più tende, che si tratti di progetti di vita, di affetti, insomma qualsiasi cosa vi stia veramente a cuore.



Non è stato un Natale gaio e festoso, non sapevo neanche se avrei potuto trascorrerlo in casa mia. Sono mesi che parto improvvisamente e viaggio da Fabriano a Roma, tutte le settimane: mia madre non sta affatto bene ed è davvero molto stanca.
 
Due giorni fa ero in clinica da lei e poi sono andata ad Ostia, a prendere le ultime cose da portar via dalla casa natia, ormai ceduta e non è stato indolore doverla svuotare, con un'infinità di ricordi che riaffioravano prepotentemente.


E quel giorno la passeggiata lungomare non è mai stata così malinconica, per me.
Ma i riflessi del sole sull'acqua sono sempre di conforto: scaldano proprio il cuore.


Come tutti gli anni ho la mia agenda nuova che attende di essere compilata con le note più importanti, le scadenze e gli impegni da adempiere. Stavolta però ne ho scelta una più allegra e vivace, con le farfalle e gli uccellini festanti di Laurel Burch, confidando che sia di buon auspicio.

Sono consapevole che per me non sarà un anno semplice ma tenterò comunque di ricordarmi che ho superato momenti ben più difficili e che c'è sempre una soluzione a tutto. 

Desidero far visita ai vostri blog, riprendere le piacevoli abitudini di un tempo, dedicarmi all'amato ricamo, alla lettura, alle mie rose. Poter fare tutto ciò significherebbe molto per me, vorrebbe dire che le angustie e gli affanni sono dissolti, comunque alleviati.

Ancora un sincero augurio di sereno Anno Nuovo a voi che verrete a trovarmi.


martedì 16 agosto 2022

Lunga parentesi estiva

Buon proseguimento d'estate e con Domitilla auguro a tutti voi di godervi serenamente questo canicolare Agosto.


                                     Un caro saluto

                                                     

                                                               

                                   

domenica 29 maggio 2022

Maggio agli sgoccioli

Non volevo che finisse Maggio senza aver lasciato un segno nel mio blog. 

Sono davvero molto presa da tante cose, alcune delle quali decisive per il futuro della mia famiglia, dunque c'è apprensione, fibrillazione,  tanto da fare anche per l'agricoltura. Il caldo improvviso come sempre mi spossa, da ieri pomeriggio pioggia fitta e continua che disseta la terra ed ha riportato la temperatura a valori più consoni al periodo e ciò mi fa sentire subito meglio.

un caffè a chi passa di qui

Il grano sta crescendo bene e la pioggia odierna sarà utilissima anche alle patate seminate, ma stavolta abbiamo attivato il piano "anti-talpe" o si rischia seriamente di non raccoglierne, come poi era successo lo scorso anno.   
Domitilla si gode il sole mentre noi ci dedichiamo ai lavori agresti.

Come sempre nel giardino ci sono ospiti. Uno scoiattolo mangia il pane e un'upupa controlla la situazione.


E Maggio ha visto l'esplosione della fioritura del glicine sul garage di casa

Ma anche delle rose e delle violette


Pochi sono i carciofi nati dalle piante nell'orto 

Ecco qualche preparazione gastronomica del periodo in corso: non possono mancare i carciofini sott'olio che verranno messi a riposo nei barattoli per goderceli in autunno e in inverno.

E poi la marmellata di fragole, con cimette e fiori di rosmarino, zucchero di canna e un po' di aceto balsamico; ottima con i formaggi ma anche a colazione sul piane bruscato.

E' stata la Festa della Mamma ed ovviamente sono andata a trovare la mia vecchiettina novantenne ad Ostia.

Opera dell'artista ucraina Lyubov Panchenko, scomparsa il 30 aprile ad 84 anni...per la guerra! 


Un palazzo vicino la mia casa natia, che mi ricorda la mia infanzia.


Mi congedo salutandovi con affetto ed augurandovi un buon inizio di Giugno.


sabato 16 aprile 2022

Ecco Pasqua

Tra poche ore sarà Pasqua. 


La primavera si sta manifestando in tutta la sua prorompente bellezza, sfoggiando una variegata gamma di colori 
possibili nei petali, nei fiori e nelle foglie. 
Vi mostro qualche foto presa nel mio giardino


                                                                                       
le camelie bianche
                              

Margheritine spontanee e fiori di rosmarino



Imminente temporale primaverile

Vari animaletti abitano il mio giardino: oltre ai tanti uccellini e purtroppo spesso si palesano i cinghiali che fanno danni, c'è anche più di uno scoiattolo che viene a mangiare noci e a volte le briciole del pane.

Ma anche lepri come questa, che svetta sulla destra.

Qualcosa ho fatto in questo periodo, una buona marmellata di arance biologiche siciliane, ad esempio, con radice fresca di zenzero, zucchero di canna, scorzette d'arancio e bacca di cannella.



Un piccolo orsetto ricamato sul bavaglino per Gregorio, cucciolo d'uomo appena nato, che ha allietato una neo nonna, mia cara amica.

Vi saluto, rinnovando gli auguri di una Pasqua serena a tutti voi che verrete a trovarmi e con la speranza, non nego ormai flebile e mesta, che l'orrenda guerra abbia fine.
                                 Susanna

giovedì 24 marzo 2022

Ottobre 1989: viaggio a Kiev

Era un autunno di molti anni fa, incinta della nostra primogenita, abbiamo deciso di fare uno splendido viaggio nell'Unione Sovietica di allora, visitando le grandi città di Kiev, Leningrado (oggi San Pietroburgo), Mosca e gli antichi monasteri di Vladimir, Suzdal e Zagorsk. 
Voglio mostrarvi qualche foto presa dall'album dei ricordi, tenete presente che si tratta di scansioni di foto su carta, piuttosto datate.
Il mercato coperto

Cartello di Benvenuto!

A quell'epoca non era ancora caduto il muro di Berlino e l'Ucraina era russa. 
Il viaggio era programmato rigidamente in ogni dettaglio, si andava in giro solo con la guida e non c'era poi possibilità di spostarsi da soli.

Strade di Kiev
    
   
Parco del colle di S.Vladimiro

Mi piacevano moltissimo questi monumenti colossali, imponenti e poderosi che, come in ogni regime, ne enfatizzavano la grandiosità, esaltando le figure più rappresentative: operai, famiglie, combattenti, la Madre Patria.


Per le strade di Kiev svettava questo enorme cartellone che pubblicizzava il film "Oci ciornie" (Occhi Neri) con protagonista il nostro Marcello Mastroianni, premiato a Cannes nel 1987 per la migliore interpretazione maschile.

Cartellone pubblicitario del film "Oci ciornie" di Nikita Sergeevic Michalkov del 1987 con Marcello Mastroianni

Le chiese sono un qualcosa di spettacolare: si può essere credenti oppure no, ma è impossibile non rimanere ammaliati dalla bellezza dei colori vividi, spesso l'azzurro chiaro e il verde brillante, che contrastano con la lamina d'oro dei tetti

Chiesa di Sant'Andrea

Portale della Chiesa di San Cirillo
Vista del fiume Dnepr, quarto in Europa per lunghezza e terzo per ampiezza

Cattedrale di Santa Sofia

          

Questo è il Monastero Pecerska Lavra, detto anche Monastero delle Grotte, un complesso molto grande e anche qui spiccano le cupole dorate delle diverse chiese.
In particolare l'interno è piuttosto buio ma ricco di lucenti mosaici, anch'essi splendenti per i bagliori dorati e si rimane quasi storditi dall'odore persistente di cera fusa delle candele, dell'olio che brucia nelle lampade e di vari tipi di incenso.

                                

                                 


Veduta del Monastero Lavra
A me piacciono molto i paesaggi ma ho sempre avuto una predilezione per i soggetti umani che ho fotografato con mossa furtiva, quando ho potuto, cercando di non violare impudentemente l'intimità di chi avevo di fronte. 
Ero particolarmente a mio agio con l'utilizzo della Nikon (ovviamente non ancora digitale) con l'obiettivo 105, a me congeniale per i ritratti.

Qui, fuori dal monastero, un ragazzo che parla con un monaco ucraino.
        

Abbandonando il sacro per il profano, ecco qualche mirabile balletto ucraino al teatro. Ballerini  nei costumi tradizionali popolari, più che altro acrobati indefessi che eseguivano instancabilmente movimenti e volteggi incredibili, spesso accompagnati dall'utilizzo di affilatissime spade. 



       

Ancora due belle persone, sono cuochi in un ristorante nell'aeroporto di Kiev, non si sa se la donna stesse imparando qualcosa che non conosceva o se invece  stesse supervisionando il lavoro del suo collega.
  

E queste due fioraie proprio fuori dall'aeroporto? Io le trovo incantevoli.




Qui mi trovavo nella sala d'attesa per l'imbarco (eravamo diretti a Mosca) e logicamente non poteva mancare la notevole statua di Lenin che incuteva una certa soggezione, ma non proprio a tutti coloro che erano lì.

Un passeggero decisamente scomposto e immerso nella lettura del suo quotidiano


 
Con questa immagine ho vinto un concorso fotografico a tema "La lettura"
Una copia della Pravda del 19 ottobre 1989

Tutto ciò in un viaggio di trent'anni fa, a Kiev. Adesso più che mai ricordo con una certa nostalgia una città tranquilla, ricca di storia e tradizione, un po' antiquata e retrograda rispetto alle nostre degli anni 90, consumistiche e prospere.
Ora assistiamo basiti e terrorizzati a scene di distruzione, dolore, morte e fuga disperata. 
Io ancora voglio sperare che questo incubo abbia fine immediatamente.
                                                                     
Nota: mi scuso per la lunghezza del post e per l'indubbia imprecisione nello scrivere nomi ucraini, non riportando i corretti accenti, ma certamente qualcosa del bello che ho visto e vissuto, arriverà anche a voi che non eravate in viaggio con me.
                                                           Susanna