Rigiro tra le mani i calendari delle attività delle varie palestre locali che promettono il ripristino dell'equilibrio tra mente e corpo e facendo leva sui tanti sensi di colpa dovuti al disastro fisico post feste natalizie.
Asciugate le lacrime di coccodrillo, leggo gli inviti a scegliere tra il corso di Core Stability, il Pilates, l'Insanity (per assonanza lo sento consono al mio spirito finchè scopro trattarsi di un allenamento aerobico) e neanche prendo in considerazione Zumba: non ce la farei mai.
Asciugate le lacrime di coccodrillo, leggo gli inviti a scegliere tra il corso di Core Stability, il Pilates, l'Insanity (per assonanza lo sento consono al mio spirito finchè scopro trattarsi di un allenamento aerobico) e neanche prendo in considerazione Zumba: non ce la farei mai.
Bah, come dice Rossella O'Hara "Ci penserò più tardi, dopo tutto domani è un altro giorno" però mi cruccio prendendo sempre più atto che nulla sarà come prima.
I chili sono aumentati, mi sento bolsa; mi piace mangiare ma devo mettermi in riga.
Più me lo prefiggo e più ho fame.
I chili sono aumentati, mi sento bolsa; mi piace mangiare ma devo mettermi in riga.
Più me lo prefiggo e più ho fame.
E pensare che ero agile, filiforme anche dopo la nascita del terzo figlio e soprattutto molto sportiva. Ho sempre vissuto di rendita dei miei trascorsi giovanili di atletica leggera, corsa veloce.
Anche l'ultima volta che sono salita sugli sci mi sono congratulata con me stessa per la buona riuscita nell'affrontare piste "nere" senza timore, spedita e con disinvoltura.
Per citare Alberto Sordi nel celeberrimo episodio "Vacanze intelligenti" (il film era "Dove vai in vacanza" regia a cura di Bolognini, Salce, Sordi 1978) quando si rivolge all'attrice Anna Longhi, sua consorte nel film, sempre affamata ed eternamente a dieta per compiacere i figlioli e le dice:" Sei così di natura, di costituzione grassoccia. . . sei un pò buzzicona"
Ecco. Mi sento buzzicona.
Ho scherzato, in fondo poi non troppo ma diciamo che ho volutamente esagerato per giocare un pò con voi anche se realmente ho deciso di fare la brava e smetterla di fagocitare compulsivamente, come Eta Beta.
Mi ci vuole un bravo psicologo, ecco.
Sapete il ciabattino che va in giro con le scarpe rotte, no?
In occasione del compleanno della mia vecchiettina, lo scorso fine settimana ero di nuovo ad Ostia.
Una splendida giornata di sole ha favorito una piacevole passeggiata lungomare.
Per festeggiare la mamma avevamo prenotato presso un' osteria condotta una volta dall'attrice Anna Longhi ed ora gestita da figlia e nipote.
Ambiente familiare, cucina caratteristica, con tutte le pietanze tipiche della tradizione culinaria romanesca e così, per mantenere il mio buon proposito di "darmi una regolata" (ma da lunedì, ovvio) ci siamo lasciati andare ad un tripudio di antipasti che prevedevano assaggini di verdure alla griglia e fritte, un cucchiaio di fagioli con cotiche, bruschettine ed affettati, pecorino romano, filetto di baccalà.
Anche l'ultima volta che sono salita sugli sci mi sono congratulata con me stessa per la buona riuscita nell'affrontare piste "nere" senza timore, spedita e con disinvoltura.
Per citare Alberto Sordi nel celeberrimo episodio "Vacanze intelligenti" (il film era "Dove vai in vacanza" regia a cura di Bolognini, Salce, Sordi 1978) quando si rivolge all'attrice Anna Longhi, sua consorte nel film, sempre affamata ed eternamente a dieta per compiacere i figlioli e le dice:" Sei così di natura, di costituzione grassoccia. . . sei un pò buzzicona"
Ecco. Mi sento buzzicona.
Ho scherzato, in fondo poi non troppo ma diciamo che ho volutamente esagerato per giocare un pò con voi anche se realmente ho deciso di fare la brava e smetterla di fagocitare compulsivamente, come Eta Beta.
Mi ci vuole un bravo psicologo, ecco.
Sapete il ciabattino che va in giro con le scarpe rotte, no?
Una splendida giornata di sole ha favorito una piacevole passeggiata lungomare.
Per festeggiare la mamma avevamo prenotato presso un' osteria condotta una volta dall'attrice Anna Longhi ed ora gestita da figlia e nipote.
Ambiente familiare, cucina caratteristica, con tutte le pietanze tipiche della tradizione culinaria romanesca e così, per mantenere il mio buon proposito di "darmi una regolata" (ma da lunedì, ovvio) ci siamo lasciati andare ad un tripudio di antipasti che prevedevano assaggini di verdure alla griglia e fritte, un cucchiaio di fagioli con cotiche, bruschettine ed affettati, pecorino romano, filetto di baccalà.
Per me il pranzo era già finito. Perciò ho evitato un primo "Cacio & Pepe", una pasta alla carbonara, un' Amatriciana.
Ma come resistere agli spaghetti con le telline? Uhmmm che profumo inebriante di mare: aggiudicate. E terminato il piatto è d'obbligo la classica "scarpetta" con l'ottimo pane casereccio di Genzano.
No il secondo davvero impossibile pensare di affrontarlo.
E così niente coda alla vaccinara, abbacchio, trippa, coratella et similia ma solo (e dico SOLO) un bel carciofo "alla giudia" davvero splendido: croccante fuori e con un tenero cuore all'interno
Mia madre e mio fratello invece hanno scelto le mitiche puntarelle: un'insalata di cicoria bianca e riccia, condita con le acciughe e un pochino d'aglio.
Il tutto annaffiato con un buon vino bianco dei Castelli Romani.
Insomma una mangiata epica e gustosa. Ma adesso basta. Giuro che ho deciso di smettere.
Da lunedì ovviamente.
Intanto è arrivato il libro francese di ricami rétro: mi aspettavo di più, sono un pochino delusa.
Ho dato inizio ad un ricamo che deve rimanere assolutamente segreto, visto che sarà regalato ad una cara amica.
Un saluto a tutti voi che verrete a farmi visita.
Ma come resistere agli spaghetti con le telline? Uhmmm che profumo inebriante di mare: aggiudicate. E terminato il piatto è d'obbligo la classica "scarpetta" con l'ottimo pane casereccio di Genzano.
No il secondo davvero impossibile pensare di affrontarlo.
E così niente coda alla vaccinara, abbacchio, trippa, coratella et similia ma solo (e dico SOLO) un bel carciofo "alla giudia" davvero splendido: croccante fuori e con un tenero cuore all'interno
Mia madre e mio fratello invece hanno scelto le mitiche puntarelle: un'insalata di cicoria bianca e riccia, condita con le acciughe e un pochino d'aglio.
Il tutto annaffiato con un buon vino bianco dei Castelli Romani.
Insomma una mangiata epica e gustosa. Ma adesso basta. Giuro che ho deciso di smettere.
Da lunedì ovviamente.
Intanto è arrivato il libro francese di ricami rétro: mi aspettavo di più, sono un pochino delusa.
Ho dato inizio ad un ricamo che deve rimanere assolutamente segreto, visto che sarà regalato ad una cara amica.
Un saluto a tutti voi che verrete a farmi visita.
A presto
Susanna