mercoledì 24 aprile 2024

Estate apparente, inverno insistente

E già, è proprio così. Si assiste ovunque alla medesima situazione: siamo passati dall'estate precoce (piuttosto che primavera inoltrata) ad una recrudescenza dell'inverno, con neve sulle cime, temperatura gelida, di nuovo maglioni e piumini e la sera focolare acceso. 

Povere piante, già fiorite e predisposte per i futuri frutti.

Ciliegio giapponese visto dalla finestra della camera da letto

Intorno casa bei cespugli fioriti e dalle tinte accese






La lavanda, dalle foglie vellutate cineree e dai bellissimi fiori viola polputi, che emanano un profumo inebriante 

Nei vasi sulla finestra della cucina,  ancora primule, ciclamini e piccoli narcisi gialli    
Una bella passeggiata nell'uliveto, quando l'aria era ancora mite


Una grande quercia e all'orizzonte la catena dei Monti Sibillini

Con l'ausilio di Domitilla che ispezionava l'operazione, ho raccolto le odorose e delicate violette spontanee, per realizzare la mia solita confettura di fragole, viole, aceto balsamico, zucchero di canna e radice di zenzero fresco




Madre Natura ripresenta ciclicamente tutti i processi vitali della primavera ed ecco che magicamente una mamma pettirosso è tornata a deporre le sue piccole uova azzurre all'interno della finestra del fienile, insinuandosi attraverso i trafori di cotto che caratterizzano l'architettura rurale. Lì sta al sicuro e calda, cova in attesa della schiusa, per iniziare poi a nutrire i piccoli, con un incessante, assiduo, instancabile andirivieni.
Nelle mie visite al vivaio, in cerca di gerani, siepi e fiori nuovi per casa, ma anche alberi da frutto certificati bio per l'azienda agricola, ho trovato questo origano cubano di cui ignoravo l'esistenza, dalle foglie carnose e molto profumate: un misto tra il timo e il nostro origano. Pare sia adatto per le zuppe e per marinare deliziosamente carni, pollame e pesce.                            Ma teme le basse temperature, non deve stare al di sotto dei 10° e così ho dovuto metterlo in casa, dato il gran freddo improvviso che stiamo provando.  
Appunto come dicevo, le cime dei monti sono imbiancate, in questo momento piovono goccioloni ghiacci. Domitilla non si smentisce, concedendosi lunghi pisolini al calduccio.


E ci godiamo ancora il tepore del focolare scoppiettante.


Un caro saluto a voi che verrete a trovarmi e buon "ponte lungo" a chi potrà partire