Ed effettivamente ormai ci siamo: ecco Ottobre.
Accipicchia se questo mese è letteralmente volato. Ma ha riportato ritmi scanditi dalla ripresa della scuola, le prime piogge autunnali, l'aria decisamente (e finalmente, oserei dire) più fresca, la natura che ci regala splendidi colori ambrati. E la dolcissima uva, come questa, un Verdicchio che riempie la pergola in campagna.
Accipicchia se questo mese è letteralmente volato. Ma ha riportato ritmi scanditi dalla ripresa della scuola, le prime piogge autunnali, l'aria decisamente (e finalmente, oserei dire) più fresca, la natura che ci regala splendidi colori ambrati. E la dolcissima uva, come questa, un Verdicchio che riempie la pergola in campagna.
In verità mi ha donato anche uno spiacevole lancinante mal di gola, con tanto di ricorso all'antibiotico ma sono effetti collaterali del cambio di stagione.
Grande delusione: stavolta ero sicurissima di potermi recare a Formigine e conoscere tante di voi e molte delle disegnatrici che ammiro. Macchè, all'ultimo ho dovuto desistere e così mi sono consolata facendo incetta di qualche bel lino in offerta su CasaCenina, nelle tonalità chiare che mi mancavano.
Grande delusione: stavolta ero sicurissima di potermi recare a Formigine e conoscere tante di voi e molte delle disegnatrici che ammiro. Macchè, all'ultimo ho dovuto desistere e così mi sono consolata facendo incetta di qualche bel lino in offerta su CasaCenina, nelle tonalità chiare che mi mancavano.
E proprio per catturare e conservare la dolcezza dell'uva di cui parlavo, ho voluto preparare una gelatina di uva bianca tipo Verdicchio, con zucchero di canna, aromatizzata con radice fresca di zenzero. Sarà ottima per una crostata ma anche per accompagnare formaggi.
Sicuramente altrettanto gradevole quest'altra marmellata di uva nera, Moscato d'Amburgo, sempre con lo zenzero ed una spolverata di cannella
Ma un'altra prelibatezza che ci offre l'autunno sono le noci fresche.
Quelle bacchiate dall'albero ed il cui guscio tinge le dita di nero.
Un vero tuffo nell'infanzia: aprire queste noci, togliere con pazienza la pellicola marrone che riveste il gheriglio e gustarlo così tenero ed amabilmente croccante.
Così pure il micione Leonida cerca un posticino dove stare ancor di più al calduccio ed eccolo colto in flagrante mentre tenta di nascondersi nella sacca del calcetto che mio figlio ha lasciato puntualmente in giro.
Ma la pacchia dura poco perchè ha capito immediatamente di essere stato scoperto e fugge via.
Allora buon inizio di Ottobre a tutti voi che verrete a farmi visita
Susanna