Bella è stata per dodici anni il cane che...ha scelto mio fratello e lo ha designato suo amico predestinato. Proprio così. Tornando il 30 dicembre 2012 da un breve soggiorno qui nelle Marche, Fabio ha trovato sullo zerbino di casa sua una giovanissima meticcia Rottweiler, che nei giorni precedenti gironzolava randagia ed affamata nel comprensorio, rovistando nei secchioni dei rifiuti.
E' stato amore reciproco a prima vista.
E Bella, di nome e di fatto, è stata adottata anche dalla nostra famiglia marchigiana, qui infatti ha, anzi... aveva la sua postazione, con brandina ultra resistente (la cucciolotta di un anno è diventata presto grande, robusta, forte e più di 50kg) ma il suo aspetto apparentemente da cane che incuteva timore, in realtà celava, neanche troppo, un carattere dolcissimo ed amabile.
Quante corse a perdifiato nel nostro uliveto, durante le lunghe giornata di raccolta delle olive, lesta e rapida a galoppare con vigore come un puledro appresso ad un lepre o tentando vanamente di acciuffare un fagiano.
E quanta grazia incredibile nel saltare in alto e prendere al volo un frisbee lanciatole da lontano ma anche quanti palloni di cuoio è riuscita a lacerare.
Ormai nella nostra casa si sono avvicendati nel tempo vari gatti, ma da ragazza a Roma ho avuto il privilegio di avere per sedici anni una cane lupo che amavo portare a fare lunghe passeggiate lungo la battigia, sulla spiaggia o nella bella pineta romana.
Il rapporto che si crea con un cane è così intenso, profondo e coinvolgente che non ha eguali.
Scrivevo così qui nel blog, a fine luglio 2015
Ho fatto inoltre per una dozzina di giorni da dog-sitter alla cara Bella, la vigorosa e potente cagnolona di mio fratello, partito per la Terra Santa. Ed è stata proprio bene nel nostro "resort". Temevo avrebbe sofferto troppo di nostalgia per la lontananza dal padrone ma ha ricevuto più coccole, biscottini, zuppe allettanti e gustose (lui diceva che era inappetente per il gran caldo? Macché) e poi corse appresso a palloni di cuoio rigorosamente sventrati dai suoi dentini delicati, docce con il tubo dell'irrigazione e continue passeggiate di cui certamente non avrebbe goduto se fosse rimasta a Roma, presso il risicato ricovero per cani, cui si rivolge mio fratello in caso di assoluta necessità.
Il problema è che dopo, quando è tornata a casa sua, mi è mancata tanto. Perché avere un essere vivente che ti guarda con quegli occhioni dolci e scodinzola e ti ripaga con tanto affetto per le cure e le attenzioni che le dai, è qualcosa di unico, gratificante e che scalda il cuore.
Grazie Bella per tutto ciò che ci hai dato, il mio cuore è davvero infinitamente triste, ma ora sei sul Ponte dell'Arcobaleno, insieme a tanti altri cari animaletti che hanno allietato le nostre vite.
Ci ritroveremo, un giorno.