mercoledì 1 aprile 2020

Tutto cambia.


Non volevo che finisse questo orribile ed infausto marzo, senza aver scritto qualcosa. 
Già ma poi... cosa dire? I pensieri si affastellano, in modo caotico e confuso, troppo tempo per pensare e faccio di tutto per tenermi impegnata e stancarmi fisicamente.

In questo mese ho, abbiamo tutti assistito al disastro. Non sembrava possibile, anzi era un qualcosa che accadeva molto lontano. Povera gente: che tragedia in Cina.
Ed ora il film dell'orrore è diventato realtà, da noi.

Ma adesso che son qui, mi rendo conto che non ho tanta voglia di tradurre in parole l'ansia, l'angoscia, la paura e lo smarrimento che provo.
Le giornate sono lentissime e contemporaneamente rapide, scandite dai bollettini di guerra della Protezione Civile. 
Mi sembra di alzarmi la mattina e di tornare subito a dormire. 
Invece all'alba già guardo l'orologio mentre la notte tiro tardissimo, leggendo poco, sennò mi fermo e penso, magari ricamo e guardo la tv. 
Uno speciale dietro l'altro sul Coronavirus, dibattiti, virologi che sostengono tutto e il contrario di tutto. Sono cinque settimane che preannunciano "Il picco verrà tra otto giorni" ma non arriva mai e la gente continua a morire. Il massimo poi è stato sentire che, dopo l'affermazione "E' poco più di un'influenza"  si è passati a disquisire sull'equivoco "Morti PER Coronavirus, no morti CON Coronavirus, ma tanto... si tratta di pazienti anziani, con patologie pregresse" 
MA SI PUO'?!? E' semplicemente vergognoso e riprovevole, quasi fosse tacito accettare che un vecchio muoia in questo modo agghiacciante, senza il conforto di una mano stretta da un proprio famigliare, per non parlare dell'estremo pietoso congedo in un funerale pubblico, negato anche questo.

Si assiste impotenti a scelte politiche e prese di posizione che lasciano quantomeno perplessi. Ci sarà il momento per fare considerazioni e giudicare. Qualcuno dovrà pur spiegare perché il problema, anche del governo, erano le presenze al festival di San Remo, quando già c'erano serie avvisaglie di epidemia, o perché tuttora manchino i più elementari presidi e dispositivi, atti a tutelare la vita stessa di medici e infermieri che si stanno davvero prodigando con generosità e abnegazione.

In questo orrido marzo ho visto la primavera manifestarsi in tutto il suo splendore. 
Fiorellini teneri, violette e margheritine nel prato, gemme sugli alberi e gli uccellini garruli e festosi. 
In poche ore è tornato l'inverno. Già siamo piuttosto frastornati, ci si mette anche il clima.

Sveglia prestissimo, con la testa che va a mille e il cuore in gola ed ecco che ho visto dalla finestra.






La stradina di accesso a casa nostra era completamente piena di neve. 
Nessuno saliva. Nessuno scendeva. Conseguenza della quarantena che ora viene ovviamente prorogata. 
Mia madre a Roma, non mi vede più dai primi di marzo e pensa che sia cattiva a non andarla a trovare. Lo stesso dice dei miei fratelli, che si limitano a portare viveri a lei e alla signora che l'accudisce, salutandole da lontano. 
Fortuna che c'è la tecnologia e ci si scambiano videotelefonate, per una vicinanza virtuale e fugace. Infatti poco dopo averle spiegato la gravità della situazione, mia madre torna ad essere incredula e diffidente e chiede se anche nelle Marche siamo obbligati a restare in casa. 


Anche Domitilla capisce poco di quanto succede. 
La pioggia leggera di questi  ultimi due giorni ha sciolto la neve, ma non ha portato via questo vero e proprio incubo.
Il mantra è "Andrà tutto bene".
Io però ho necessità di silenzio, poca voglia di vedere gente sui balconi che canta "Azzurro". 
Per carità, rispetto chi sente questo bisogno liberatorio di condividere la propria ansia e la speranza di uscirne.  Lo so, sono controcorrente ma credo che chi abbia subito una grave perdita, un lutto, non provi tanta smania di cantare e di gioire. Dunque intimamente prego e spero che tutto finisca quanto prima e in questa tragedia mi incoraggia vedere che c'è anche chi riesce ad organizzare e realizzare un ospedale in dieci giorni, perfettamente efficiente. 
Questo mi dà fiducia: ne usciremo, cambiati dentro indubbiamente e forse anche migliori. 
Ma pure stanotte ho fatto tardi, siamo scivolati insieme e lievemente nel mese di Aprile. 
Allora buonanotte. O buongiorno
                                          Susanna

11 commenti:

  1. Cara Susanna, io non ho mai apprezzato chi cantava e ballava, anzi mi dava fastidio perchè pensavo a tutte le persone colpite e ai loro cari. Deve essere terribile vivere l'esperienza della malattia da soli, intubati, senza sapere come andrà a finire. Persone che muoiono sole e parenti che non san più niente di loro. Io ho perso mio padre da un anno e, nonostante avesse 95 anni suonati, guai se non avessi potuto stargli vicino fino all'ultimo. E sono comunque persone, anche se sono anziane. Non vuole dire niente l'età. Mio padre aveva i suoi anni ma era mio padre e gli volevo bene. Io ho smesso di seguire la tele, guardo solo un telegiornale al giorno, poi guardo altri programmi. Non si può stare sempre incollati alla tele, a volte danno notizie contrastanti tra loro e non si sa a chi credere. Ora sembra che ci sia un calo dei contagi, speriamo che sia così e teniamo duro, ne dobbiamo fare ancora di tempo in casa !! La neve !! Ma che bella ! Qui , quest'anno non l'abbiamo neanche vista !! Per fortuna ho un giardino dove posso passeggiare un pò e guardare la natura fiorire. Secondo me, il problema del virus è stato sottovalutato. Si doveva partire prima con le misure necessarie per contrastarlo e, forse, tante persone sarebbero ancora qui.. Cari saluti.

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  2. Anch'io in un post del 21 marzo, a un mese esatto dall'inizio di tutta questa tragedia, io abito nella prima zona rossa, mi sono chiesta che senso avesse cantare o gridare semmai bisognava stare solo zitti e pregare per i tanti troppi morti e per i loro familiari. Ora sembra che anche i canti si siano un po' smorzati, ora, credo, tutti ci siamo resi conto che questo non è qualcosa di lontano da noi, questo virus è fra noi più di quanto possiamo immaginare. Tuttavia, sì andrà tutto bene. Le immagini che ci regali sono assolutamente bellissime, grazie e forza e coraggio. Ciao E buon aprile.
    sinforosa

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  3. Cara Susanna, ho sempre apprezzato tantissimo i tuoi scatti, meravigliosi sembrano cartoline... inutile dirti che la penso come te e spero che questo incubo finisca presto, un abbraccio

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  4. Cara Susanna, sì, hai ragione, è un incubo. Non ci sono parole per descrivere gli stati d'animo, chi è smarrito, chi terrorizzato... ognuno ha il suo modo personale di esorcizzare la paura.
    Cara...ma che freddo lì da te! E quanta neve in questo periodo!
    Un abbraccio, Barbara

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  5. Hai dato voce ai miei pensieri cara Susa. Passo da momenti di speranza al buio totale.
    Cerco di frastornami con pulizie, xxx e tv per non pensare. Non riesco a leggere e devo combattere i pensieri fissi. Ma sono sicura che passerà anche questa e sapremo apprezzare lanatura che ci circonda con più consapevolezza nel tutelarla.

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  6. Cara Susanna, purtroppo la tanto attesa primavera tarda ad arrivare quest'anno, non nel risveglio della natura che è arrivato prorompente, ma nei nostri cuori, tristi per quello che sta succedendo, c'è poco da cantare e festeggiare, tanti non hanno ancora capito o non vogliono capire che questo virus lo pagheremo caro, in tutti i sensi!! Magica la neve a Marzo, ma forse solo per me, che la guardo nelle tue bellissime foto! Un grande abbraccio

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  7. Ti capisco Susanna, hai descritto perfettamente anche quello che sento io. Stare in silenzio, senza guardare la TV, che tanto sono sempre le stesse cose, e stando anche piuttosto lontana dai social. Ora tutti a guardare video su IG o youtube, ma mio non ne ho voglia, come non ho voglia di canzoni sui balconi o cose simili. Ho amici che hanno perso genitori in questo modo terribile, senza poterli salutare, senza quasi sapere dove siano andati a finire. Terribile...
    I miei non sono in grado di fare videochiamate quindi andiamo ancora di vecchie telefonate. Per fortuna però hanno capito che non andarli a trovare è un segno di amore verso di loro, avrei il terrore di poterli infettare. Sono preoccupatissima per questo weekend, vedo già troppa gente in giro per colpa di questo sole. Speriamo bene

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  8. Perchè dovremmo dire " andrà tutto bene"? La maggioranza della popolazione economicamente sta malissimo, molti hanno morti in casa, non si capisce quali siano REALMENTE i mezzi per far fronte all'emergenza- Insomma cosa andrà bene? se moriamo di Covid19 moriremo in molti di fame. Vorrei essere ottimista ma....

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  9. Ciao Susanna, sono Niviane, non so se ti ricordi di me. Sono pienamente d'accordo con quello che hai scritto. Anche io faccio tardi la notte, e le giornate reclusi in casa sono diventate insostenibili. Tu almeno hai quella bellezza davanti, io ho i palazzi, i tetti, e come te di cantare Azzurro non mi va più. Non entra più una lira e non si vede ancora la luce in fondo al tunnel. I cinesi almeno in due mesi se la son cavata. Qui ancora non si è capito niente, e a Pasqua saremo già a metà del secondo mese. La gente muore sola in ospedale, c'è chi non ha più un soldo e … almeno io ho un terrazzo. Penso a chi non ha nemmeno quello, ai bimbi isolati dagli amici che passano i giorni in case, forse anche molto piccole, sempre soli. Spero che si sbrighino ad adottare qualche altra strategia che forse lo "statevene a casa" da solo non basta, e in città è molto dura. Magari andare a stanare gli asintomatici? perché se dopo un mese di reclusione e attenzioni ancora vengono fuori nuovi casi non saprei come altro può succedere. Bellissime quelle foto di neve.

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  10. Oramai ,come ne hai scritto benissimo tu , si va avanti ogni giorno ascoltando le notizie e le restrizioni che ci vengono imposte dal governo per salvaguardare l'incolumità di chi come la maggior parte degli Italiani , grazie a Dio sta bene , ed e' in casa perchè sa cosa vuol dire l'Obbedienza , è quella parola importante che ci è stata inculcata sin dall'infanzia dai nostri genitori , e di questa ne abbiamo fatto un valore ...
    Stiamo a casa e preghiamo per chi non c'e' piu' ed anche per noi .

    Bellissime le tue fotografie , complimenti .
    Un caro saluto per una buona serata.

    Rosy

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  11. Passaggio per lasciarti cara Susanna un pensiero di buona Pasqua che sia di rinascita e di speranza per tutti .
    Un abbraccio
    Rosy

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La tua visita mi ha fatto davvero piacere!