Nonostante la natura faccia bizzarrie, è tornato il momento della raccolta delle olive e la produzione dell'olio.
Purtroppo, con la grande siccità di quest'estate, le povere olive erano molte ma piccole e disidratate, con una resa (rapporto quintali-litri) piuttosto bassa, ma non ci possiamo lamentare visto ciò che sta avvenendo intorno a noi.
Anzi sento doveroso spendere una parola per tutti coloro che adesso si trovano in gravissima difficoltà, in Liguria ed in particolare a Genova. Le mie amiche del cuore sanno che sono loro vicina e che l'alluvione ha ravvivato nella mia memoria la terribile esperienza del terremoto marchigiano.
Un abbraccio speciale ad Anto, Manu, Lisa, Miss Fletcher e tutte le altre ragazze...
Torno quindi a parlarvi del nostro raccolto iniziato tra i piccoli ulivi sulle colline marchigiane, con l'aiuto di poche braccia, ma buone...
Il clima è stato clemente, di solito la raccolta avviene avvolti dalla nebbia gelida e dalla bruma, invece questa era la vista dei campi limitrofi: come non apprezzare ancora una volta i caldi colori autunnali?
E dunque abbiamo fatto prestissimo, perchè il segreto di un buon olio è anche quello di portare immediatamente al frantoio le olive evitando che fermentino nelle ceste.
Ora vi farò vedere passo passo le varie fasi della lavorazione, ma dovete immaginare in sottofondo il profumo erbaceo fortissimo di oliva ed il rumore dei macchinari che vanno giorno e notte.
Considerate poi, che essendo un prodotto certificato biologico, deve rispondere a tutti i dettami del disciplinare bio e dunque quando è il nostro momento di lavorare le olive, le macchine sono state ben pulite ed utilizzate esclusivamente da produttori che hanno la nostra stessa esigenza di rispetto delle norme per trattare un prodotto biologico.
Dopo una prima selezione e divisione meccanica delle foglie dalle olive, quest'ultime vengono riversate in enormi cestoni di plastica che a loro volta, con l'ausilio di un bobcat, vengono avviate al processo di trasformazione in olio.
Da qui inizia un ciclo di lavorazione che dura circa tre ore e vede passare il composto attraverso vari scompartimenti, in ognuno dei quali viene perfezionato il grado di raffinamento e macinatura del prodotto.
Quindi l'olio viene depositato in contenitori per essere poi portato al filtraggio ed anche questa fase è piuttosto lunga ed elaborata per evitare che l'olio si scaldi.
Fase del filtraggio |
Non resta che provvedere ora all'imbottigliamento, o alla conservazione nelle latte, dopo aver sterilizzato il vetro e messo le capsule per sigillarlo.
Ecco qui il risultato di tanto amore!
La fatica è molta, la soddisfazione altrettanta, speriamo solo che finalmente il prossimo anno si riesca a produrne in quantità tale da poterlo vendere. Per ora basta al fabbisogno familiare e perciò dovrete ancora accontentarvi di una gustosa, croccante fetta di pane casareccio, a mò di... bruschetta virtuale!
A presto
Susanna
Susanna cara é sempre un piacere passare a visitarti...belle le fotografie...come sempre del resto!!!
RispondiEliminaChe dire farò finta di aver assaggiato quella bella bruschettina...sai che se chiudo gli occhi mi sembra di sentirne il profumo???
Ti mando un affettuoso abbraccio Faby
Che belle foto! Conosco le varie fasi, perché anche mia cognata è una produttrice d'olio e anche lei ha detto che quest'anno le olive sono poche...tra l'altro il suo olio è fatto unicamente con olive selvatiche che rendono comunque molto meno! Ma l'olio è ottimo e ricchissimo di polifenoli!
RispondiEliminaBuona raccolta allora!
Un abbraccio, Claudia
Mamma che meraviglia, io porto la focaccia ed il pane sciapo, magari Ros un po' di mortazza, Pat un po' di speck e un po' di mele e vai di merendina a base di xxx ed olio buono.
RispondiEliminaBaci
Manu
Susa fantastica spiegazione e altrettanto fantastiche foto
RispondiEliminabaci
fiore
Che bel reportage hai fatto Susanna :))) Complimenti per le bellissime foto !!
RispondiEliminaChe bello riscoprire gli odori e i sapori della natura .
Mi viene già fame ;)) .
un baciotto
Barbara
Ma è meraviglioso... stavo giusto per chiedertene uno scatolone tramite corriere....
RispondiEliminaadoro l'olio di oliva, quando vado in toscana con mio marito ne facciamo sempre scorta :-))))
Che incanto tesoro!
Arghi
oh beh io posso portare anche del vino buono.. mio nonno ne era produttore, che ne dite?e mi sa che di xx ne produciamo poche, però di affetto tanto..vuoi mettere?
RispondiEliminasusa..se un'incanto di donna:-*
ros
SI, SI .......SENTO L'ODOREEEEE!!!!!
RispondiEliminaViva la bruschetta con l'olio "novo" e un buon bicchiere di novello e viva l'agricoltura biologica.
RispondiEliminaGrazie per questo bellissimo post. Non avevo mai visto in concreto la lavorazione dell'olio.
Baciotti,
Elisa
Tesoro, che bel post!
RispondiEliminaE che dire dello splendido musetto di Giulio Valerio? Occhio Susa, diventerà uno sciupafemmine, ne sono più che certa!
L'olio, eh...quello è vero olio, non quello che si compra nei supermercati!
E a vedere quanto lavoro c'è dietro, così come tu ha ben documentato con ricchezza di immagini e di descrizioni, si capisce che per farlo davvero buono ci vuole anche tanto amore e tanto impegno...è così, sono sicura.
Grazie per il tuo affetto in più di un'occasione dimostrato verso di me e verso la mia Genova, mi è proprio tanto caro,
Un bacio, reginetta del frantoio!
Grazie Susanna per l'interessante spiegazione e le belle fotografie!
RispondiEliminaMmmmmmmmmm...... che profumo!
RispondiEliminaIl profumo dell'olio .... è arrivato fin quassù da me ....pane fatto in casa e olio ... oddio quanti ricordi d'infanzia ....
RispondiEliminaBuona giornata e grazie dei sogni che regali con quello che scrivi.
Margherita
io ho avuto la fortuna di poterlo assaggiare e gustare il tuo olio...
RispondiEliminaMa com'e' cresciuto Giulio pero'
ciao Pat
Ma ecco perchè hai sempre tutti quei prodotti buonissimi!! Hai un'azienda agricola biologica!! :))
RispondiEliminaInsomma, mentre facevi le tue descrizioni, mi sembrava di sentirlo l'odore di quell'olio. Ne ho un'idea perchè quando ero molto molto più giovane, aiutavo i miei zii a raccogliere le olive, e ho sentito l'odore del frantoio.
E che voglia di pane abbruscato e olio che mi hai fatto venire!! Sul fatto che quest'anno non è venuto un gran che, è vero. Io e mio marito ogni anno compriamo una 15 di lt di olio da usare durante l'anno, ma quest'anno non si trova molto e si rischia di prendere "na' sòla" come l'anno scorso, che ci dettero per olio nuovo dell'olio che secondo noi, doveva essere dell'anno vecchio. Mi ricordo quanto era bello l'olio nuovo: verde e un pò torbido!! Ed ha un sapore eccezionale.
Un abbraccione
interessante il tuo reportage, che mi ha fatto anche riassapporare la fantastica atmosfera della collina delle olive. spero che il prossimo anno il raccolto vada meglio, e che ci sia bisogno di aiuto. ci sono due volontari per la manovalanza. un grandissimo abbraccio
RispondiEliminaChe meraviglia, Susanna!!
RispondiEliminaSe mi aspetti vengo anch'io
con la bruschetta....mhhh che fame!!
Buon weekend
Susy x
ho letto con tantissima passione questo post corredato di bellissime fotografie.
RispondiEliminala mia gola chiede di poter assaggiare una bruschettina delle tue! ;-)