giovedì 28 gennaio 2016

Buzzicona o "diversamente magra"

Rigiro tra le mani i calendari delle attività delle varie palestre locali che promettono il ripristino dell'equilibrio tra mente e corpo e facendo leva sui tanti sensi di colpa dovuti al disastro fisico post feste natalizie.
Asciugate le lacrime di coccodrillo, leggo gli inviti a scegliere tra il corso di Core Stability, il Pilates, l'Insanity (per assonanza lo sento consono al mio spirito finchè scopro trattarsi di un allenamento aerobico) e neanche prendo in considerazione Zumba: non ce la farei mai.
Bah, come dice Rossella O'Hara "Ci penserò più tardi, dopo tutto domani è un altro giorno" però mi cruccio prendendo sempre più atto che nulla sarà come prima.
I chili sono aumentati, mi sento bolsa; mi piace mangiare ma devo mettermi in riga.
Più me lo prefiggo e più ho fame.


E pensare che ero agile, filiforme anche dopo la nascita del terzo figlio e soprattutto molto sportiva. Ho sempre vissuto di rendita dei miei trascorsi giovanili di atletica leggera, corsa veloce.
Anche l'ultima volta che sono salita sugli sci mi sono congratulata con me stessa per la buona riuscita nell'affrontare piste "nere" senza timore, spedita e con disinvoltura.

Per citare Alberto Sordi nel celeberrimo episodio "Vacanze intelligenti" (il film era "Dove vai in vacanza" regia a cura di Bolognini, Salce, Sordi 1978) quando si rivolge all'attrice Anna Longhi, sua consorte nel film, sempre affamata ed eternamente a dieta per compiacere i figlioli e le dice:" Sei così di natura, di costituzione grassoccia. . . sei un pò buzzicona
Ecco. Mi sento buzzicona.


Ho scherzato, in fondo poi non troppo ma diciamo che ho volutamente esagerato per giocare un pò con voi anche se realmente ho deciso di fare la brava e smetterla di fagocitare compulsivamente, come Eta Beta.
Mi ci vuole un bravo psicologo, ecco.
Sapete il ciabattino che va in giro con le scarpe rotte, no?
In occasione del compleanno della mia vecchiettina, lo scorso fine settimana ero di nuovo ad Ostia. 
Una splendida giornata di sole ha favorito una piacevole passeggiata lungomare.

Per festeggiare la mamma avevamo prenotato presso un' osteria condotta una volta dall'attrice Anna Longhi ed ora gestita da figlia e nipote.



Ambiente familiare, cucina caratteristica, con tutte le pietanze tipiche della tradizione culinaria romanesca e così, per mantenere il mio buon proposito di "darmi una regolata" (ma da lunedì, ovvio) ci siamo lasciati andare ad un tripudio di antipasti che prevedevano assaggini di verdure alla griglia e fritte, un cucchiaio di fagioli con cotiche, bruschettine ed affettati, pecorino romano, filetto di baccalà.








Per me il pranzo era già finito. Perciò ho evitato un primo "Cacio & Pepe", una pasta alla carbonara, un' Amatriciana.
Ma come resistere agli spaghetti con le telline? Uhmmm che profumo inebriante di mare: aggiudicate. E terminato il piatto è d'obbligo la classica "scarpetta" con l'ottimo pane casereccio di Genzano.

No il secondo davvero impossibile pensare di affrontarlo.

E così niente coda alla vaccinara, abbacchio, trippa, coratella et similia ma solo (e dico SOLO) un bel carciofo "alla giudia" davvero splendido: croccante fuori e con un tenero cuore all'interno

Mia madre e mio fratello invece hanno scelto le mitiche puntarelle:  un'insalata di cicoria bianca e riccia, condita con le acciughe e un pochino d'aglio.

Il tutto annaffiato con un buon vino bianco dei Castelli Romani.

Insomma una mangiata epica e gustosa. Ma adesso basta. Giuro che ho deciso di smettere.
Da lunedì ovviamente.

Intanto è arrivato il libro francese di ricami rétro: mi aspettavo di più, sono un pochino delusa.
Ho dato inizio ad un ricamo che deve rimanere assolutamente segreto, visto che sarà regalato ad una cara amica.


Un saluto a tutti voi che verrete a farmi visita.
A presto   
                        Susanna


lunedì 18 gennaio 2016

Signori . . . ecco l'inverno

Prevista, attesa e in alcuni casi anche invocata, ecco apparire la neve. 
Appena una spolverata lieve e farinosa che da ieri  conferisce al paesaggio una veste candida. 
Complice pure le bassissime temperature (stamane alle 9 il termometro segnava -3°) alla vista del cielo azzurro e terso mi viene voglia di respirare a pieni polmoni, profondamente e con lentezza, un'aria fredda ma pulita, direi salubre e corroborante.





dalla finestra appannata della mia camera















impronte del freddoloso Leonida

"Accipicchia" penserà tra se e se il mio gattone Leonida "questa non ci voleva, ma bisogna pur uscire nella neve, ad un certo punto" 
Alice invece rimane signorilmente acciambellata sulla sedia e resiste, procrastinando la passeggiata quando il sole avrà scaldato di più l'aria.


E' ancora più gustoso, con questo freddo pungente, assaporare l'aspro limone regalatomi dal mio alberello. Associo gli agrumi alla calda estate.




E poi il secondo caffè della giornata, bollente e cremoso, che vi offro con piacere.


Via, si torna alla contabilità dell'azienda, detestabile e noiosa incombenza, ma ancora un'occhiata gaudente agli ultimi acquisti su Casa Cenina, approfittando dei saldi.
Nuovi bottoncini di Tilda in madreperla, color blù-grigio e  rosa, cotonine fiorite ed altre natalizie (ma si approfitta degli sconti per farne scorta) ed ancora bellissimo lino Belfast 32 count nelle sfumature Vintage Sahara e Green.  
Altra passamaneria... è più forte di me l'impulso a prenderne sempre ma dovrò anche usarla, una buona volta tutta questa bellissima merce.



Buon inizio di settimana a tutti voi che verrete a farmi visita

                                      Susanna

domenica 10 gennaio 2016

Vago disorientamento

Non so se succeda solo a me ma dopo svariati giorni di festa, trascorsi senza più i ritmi cadenzati della routine abituale, mi sento disorientata, frastornata, come un pò "ubriaca".
Si è mangiato troppo, come sempre e cose tutte buone e particolari. 
Ma ora devo assolutamente evitare di dar fondo ai residui di (pochi, peraltro) pandoro, panettoni e torroni rimasti e tutte quelle delizie dolci e cioccolatose che hanno accompagnato le feste.
Insomma sono piuttosto confusa, complice certamente anche questo meteo bizzarro, che pare più inizi di un mite autunno che pieno inverno. Fuori grigio e nuvoloni che corrono veloci nel cielo bianco latte o azzurro intenso, il vento umido che non giova alla mia cervicale ed aria insolitamente calda. 
Tutto ciò  mi crea sconcerto e smarrimento.

Bimbe con il pane - ultimo acquisto 2016  per il presepe di Thun

E mentre ripongo nelle scatoline i personaggi del presepe, rigirando tra le mani "le bimbe con il pane" (ogni anno acquisto un personaggio nuovo) mi chiedo cosa sarà successo fino al momento in cui riprenderò le stesse scatole, per tirar fuori tutto e festeggiare il Natale 2016. 
No, impossibile fare previsioni, ora.


















Di sicuro non sono stata io a vincere il primo premio della Lotteria Italia; la mia mamma ci regala un biglietto cadauno, per tradizione. Ma nemmeno uno dei premi di consolazione, di soli (SOLIIII?) 25.000€. Vabbè, rimbocchiamoci le maniche e cominciamo a fare programmi seri e concreti: l'agenda nuova è pronta da un pò e vedrà annotati quotidianamente impegni, scadenze e memorie.


Vi mostro l'ultima recentissima scatola di latta che arricchisce la mia collezione: riproduce in miniatura il prototipo di un frigorifero anni '70. Me l'ha regalata Francesca Romana, la trovo deliziosa ed era piena di ottime gelatine alla frutta.












Ma pare che anche il ciclamino sulla finestra della cucina sia un tantino confuso: eccolo sbocciare di nuovo, puntualmente da anni, come avesse avvertito nell'aria il profumo della primavera. 
E' pur vero che resiste meravigliosamente sotto una coltre di neve, lo abbiamo già testato e non ho dubbi che prima o poi, magari a fine febbraio/marzo, ne farà di neve e in abbondanza.

Bene, torno ad imballare le decorazioni natalizie. Vi saluto con affetto rinnovando a tutti voi gli auguri di un buon Anno Nuovo e ringraziandovi di cuore per essere sempre così partecipi, silenziosi lettori o cari commentatori,  da come rileva il contatore di visite al mio blog.


A presto
                     Susanna