sabato 24 gennaio 2015

Sabato di gennaio inoltrato

Pronta la borsa per andare a trascorrere il fine settimana a Roma. Poche ore in compagnia di mia madre, è il suo genetliaco. Un tuffo nei ricordi della mia casa natia, in genere prevale una dolce malinconia ed amo poter godere della vista del mio adorato mare, dai balconi. 
Nascere al mare è qualcosa che ti segna in qualche modo, che ti porti nel cuore, sempre. 


Ma ecco terminata la prima tappa del SAL Colle Santa Lucia, di Parolin,. 
Si sta delineando un delizioso paesino di montagna innevato. 
Ho utilizzato una banda di lino della Vaupel, color ecrù a pois bianchi,  così ho anche ottenuto l'effetto "fiocchi di neve".
Mi piace molto questo lavoro, anche se proprio il bianco della neve mi ha creato non pochi problemi nella conta dei fili e nella regolarità delle crocette.

Nella foto a sinistra un antico mortaio pesta-sale ed una grattugia che erano nella casa di campagna dei nonni di mio marito. Ripulite e restaurate, ora sono in cucina, sul mio camino.

E si procede. 
Prossima tappa a metà febbraio.








Un quaderno dove annotare pensieri. 

E' piacevole scrivere sulla carta a mano di Fabriano. 

C'è anche un pennino da intingere nell'inchiostro di china viola.













E dietro si vede l'immagine di una bimba che immerge il pennino nel calamaio e svolge diligentemente i compiti, scrivendo sul suo quaderno.


Ecco a voi un'altra delle scatole di latta della mia collezione.
E' tardissimo. La sveglia suonerà tra meno di cinque ore.

                                             Buon fine settimana
                                                                                           Susanna


martedì 13 gennaio 2015

Primo post del 2015

Oh oh, ancora non ho pubblicato nulla d'inizio anno? Uhmmm...qualcosa da raccontarvi ce l'ho.
Vi risparmio la lista dei buoni propositi che puntualmente vengono disattesi, anche perchè non prometto di diventare più buona, nè di iniziare ad andare in palestra, nè di smettere di mangiare le cose che mi piacciono e che non giovano alla ciccetta superflua, nè giuro che dedicherò più tempo a me stessa sapendo che poi vengo sopraffatta dal contingente e dalle urgenze imprescindibili.
Ma non mi piace parlare al negativo. Riformulo il concetto :)
Cosa è successo di piacevole in queste due prime settimane di gennaio?


Innanzitutto ho ricevuto in dono da Francesca Romana questa splendida scatola antica di biscotti di Norimberga, scelta presso un rigattiere a Jena, con tanto di cuoricino commestibile che però ho conservato tra le decorazioni riposte per il prossimo Natale. In Germania è uso attaccarle all'albero, per me rimarrà un ricordo dell'esperienza di studio estera della mia filosofa.


Ha bisogno di una bella ripulita e lucidatura ma trovo sia un meraviglioso complemento alla mia collezione.


Poi subito dopo Natale abbiamo avuto la neve, solo una fugace apparizione che ha dato l'illusione fosse veramente inverno. Gli uccellini hanno avuto bisogno di un piccolo aiuto in bricioline e miglio (ma la foto lascia a desiderare) 
Quindi è stato rotto il salvadanaio di terracotta dove per tutto l'anno verso la mia pensione di mamma tuttofare. Spero solo di dedicare questi spiccioli a qualcosa di esclusivamente personale.

ADESSO SERIAMENTE. Ho solo voglia di serenità, termine abusato negli ultimi tempi ma con il quale vorrei esprimere il mio vero bisogno interiore di non avere rotture di scatole gratuite, di stare in quiete, di non disturbare nessuno e di pretendere che si faccia altrettanto, di essere meno rigorosa con me stessa e soprattutto di non fare troppi programmi ma di vivere prendendo ciò che di buono mi si presenta man mano ed attenuando gli inciampi e i contrattempi.


Mi sto dedicando ad un nuovo ricamo, insieme a poche care amiche ma non nascondo che le crocette che disegnano sul lino la parte nevosa del soggetto, mi stanno facendo penare davvero (ho disfatto più volte ma non mollo) e certo non mi facilita il compito poter lavorare solo di notte, con lente e luce artificiale.

Ed ora faccio appello affinchè un esperto psicologo animale mi aiuti a persuadere Alice e Leonida che proprio non possono starci dentro queste scatole che sicuramente gli ricorderanno, così pigiati e contenuti, la loro esperienza uterina: insomma è ora che crescano, no?




         Un saluto a tutti, a presto.                                                                                                   Susanna