giovedì 31 dicembre 2015

Ciao ciao 2015. Benvenuto 2016

Non ho tempo per fare bilanci e riflessioni, stasera siamo solo in quattro a cena ma i due figli rimasti nei paraggi hanno bisogno di mutuo soccorso e, come sempre: estote parati,  siamo pronti e scattanti.

Il mediano: "Mamma potresti aiutarmi a cucinare zampone, cotechino e lenticchie per 12, che poi lo porto dal mio amico che ci ospita?
Ed il più piccolo:" Mamma noi siamo solo in cinque, in attesa del veglione al Palazzetto, ci accontenteremo di penne all'arrabbiata, oltre al tradizionale cotechino ecc. ecc."

Finchè si può arriva l'aiuto alla prole.
Magari un pò più di stanchezza a notte inoltrata ma non so poi se sono già disposta per una cenetta a due, con la tv che passa il discorso del Presidente della Repubblica Mattarella (la gioia di vivere in persona) e poi, botta di vita, il concertone di Gigi D'Alessio su Canale5 (con tutto il rispetto per chi va in visibilio per questo cantante partenopeo)

Allora un saluto all'anno che parte ed un benvenuto a quello che nasce, con alcune immagini catturate durante il mese di dicembre.

Natale a casa di Susa

Immancabile presepe di Thun
La Natività
Ancora una rosa in giardino che tiene compagnia al puttino di terracotta
Un uccellino che mangia le briciole di pane...
...e vola via!
Un pettirosso che si dondola sulla rosa per poi..


...tuffarsi sulle briciole di pane

Bella, la cagnolona ancora ospite per queste feste

Leonida dorme sornione, vestito a festa

Emerge dalle nebbie il paesino di Pierosara (Grotte di Frasassi)


Con  questa immagine fiabesca voglio auspicare per voi che passerete a trovarmi, che tutto ciò che intimamente desiderate si realizzi presto.
Ognuno di noi ha le sue necessità, pensieri ed aspirazioni, sarà banale ed inflazionato ma il mio bisogno primario, in questo momento, è proprio la serenità ed avere tempo.
Un abbraccio, a presto

Susanna


sabato 12 dicembre 2015

Scambio natalizio tra Crocettine Fuggiasche

Un appuntamento cui non possiamo mancare noi Crocettine Fuggiasche, è lo scambio (detto anche swap) di un lavoro a tema Natale, fatto con una qualsiasi tecnica che sia punto croce oppure altro.
Cris era la madrina che ha organizzato tutto ed anche la destinataria segreta del mio manufatto.
 
La cosa simpatica infatti è stata che gli abbinamenti non li ha sorteggiati lei ma sono stati estratti casualmente dalla manina di una Principessa che vive in Francia, figliola di un'altra fuggiasca, sicché Cristina stessa era ignara di chi spedisse a chi e la sorpresa per tutte è risultata piacevolissima, sino all'ultimo momento.


Per lei ho ricamato su lino Graziano 13 fili, un monocolore di Cuore e Batticuore poi applicato su un cuore di legno trattato con tecnica shabby, a mò di ornamento.


Ho foderato una scatolina di cartone con del cotone americano a tema Natale ed applicato merletto rosso. All'interno una piccola confezione di gelatina all'uva per i formaggi, speriamo sia buona.
















E una piccola campanella dalle fattezze di Babbo Natale per la collezione di Cris, che ne ha una miriade di Babbi Natale.



Io invece ho ricevuto da Maria una deliziosa tovaglietta con ricamo Brittercup Design, con un gattino birbante che spunta tra scatole di regali,


Ed ha aggiunto filati DMC nei colori tipici del Natale, un segnalibro magnetico ed una calamita per tenere sempre sott'occhio l'ago, nelle pause dal lavoro.
Grazie ancora Maria.

Ma non ho modo di mostrarvi le bellezze che le altre ragazze hanno realizzato e quindi ricevuto reciprocamente. Davvero uno scambio speciale, sentito e soprattutto fatto con amore, tra amiche. E' bello sapere che anche questo Natale, in ogni casa di ciascuna di noi, ci sarà anche questa volta una presenza "amica".
Grazie anche a te Cris. E già stai pensando al prossimo scambio.

Buon fine settimana a tutti voi che passerete a farmi visita

Susanna

martedì 8 dicembre 2015

"Il vento ama". . . ancora. E sono cinque

Oggi è il compleanno del mio blog.
In questa giornata di nebbia e di brina in giardino, festeggio con voi cinque anni di pensieri sparsi, immagini ed emozioni condivise insieme. 


E come sottolinearlo meglio se non presentandovi una della serie di matriosche che colleziono da anni? Questa dei Babbi Natale è davvero datata, presa nel mio viaggio in Russia effettuato ventisei anni or sono. Ecco dunque simboleggiati i cinque anni trascorsi insieme a voi e vedete il sesto appena nato, che mi auguro sia ancora di scambio e di partecipazione con tutti voi, che avete la pazienza di leggermi.


Presto vi mostrerò le altre matriosche, qualcuna davvero merita per originalità.


Adesso sta uscendo il sole: finalmente, è quasi ora di pranzo.
Ecco com'era stamane il mio giardino: sembrava che Nonno Gelo avesse scosso la sua bacchetta dispensa-brina e tutto appariva cristallizzato o ricoperto da un impalpabile spolverata di zucchero a velo.




















Davvero tutto magico e suggestivo.

Allora buona Festa dell'Immacolata e vi lascio il tè del pomeriggio, tornate a prenderlo, caldo e fumante.

Susanna



domenica 22 novembre 2015

Torno subito. . . o quasi.

Ci sono, ci sono. Sempre meno tempo da dedicare alle cose che mi danno piacere e la testa è piena di pensieri, scadenze, "redde rationem" che non perdonano e mutano necessariamente le abitudini e gli stili di vita della mia famiglia ma bisogna, devo andare avanti, nonostante tutto.
Poi mi impensieriscono, come come da tanti anni a questa parte, i controlli oncologici che effettuo puntualmente.

Leonida di guardia sull'uscio di casa
E tante buone e belle cose sono state fatte in questo mese d'autunno che è volato. Ho potuto ammirare i colori meravigliosi ed ambrati della stagione, tirar fuori i maglioncini leggeri di lana ed indossare le mie nuove comodissime scarpe da casa in lana cotta, godere della compagnia del focolare acceso durante il desco, preparare ottimo brodo di carne,

appendere in bella vista in cucina le trecce di cipolle prese alla fiera di fine ottobre.  Sono bizzarra, lo so ma mi attraggono più di scarpe, vestiti e pentole proposti sui banchetti.















Od anche coccolare le mie ortensie, stupende anche in questo periodo e cogliere ancora qualche bella rosa che il giardino continua a regalare, grazie anche al clima insolitamente mite, così che le metto a seccare e sono fantastiche anche conservate in un vaso di cristallo.



Ma certamente la cosa più faticosa ed altrettanto gratificante, è stata la raccolta delle olive nel nostro giovane uliveto dagli alberelli ancora piccoli, che tuttavia si sono comportati davvero egregiamente, donandoci olive in quantità, circa 6 quintali, che basteranno al fabbisogno di olio per casa e consentendoci di fare due moliture, con una buona resa.

Il primo olio morbido, erbaceo e delicato, il secondo più piccante ed amaro. Entrambi molto buoni per noi ma che volete? Dopo tanta fatica si apprezza tutto, purchessia.


Come dicevo la stanchezza è stata notevole, perchè siamo solo noi di famiglia, con l'ausilio di qualche pietoso amico, a cogliere dai rami a mano, tutte le olive di ogni genere possibile. Gli alberi sono differenti, infatti  nello studio e nell'impostazione dell'impianto abbiamo voluto mirare ad ottenere un olio multivarietale marchigiano e ricordo tutto rigorosamente certificato biologico, portato poi al frantoio e lavorato con procedimenti meccanici, a freddo.



Ciò che però fa dimenticare o comunque allevia lo sgobbo del lavoro gravoso, è lo stare completamente immersi nella Natura (e lo scrivo volutamente con la maiuscola, grata per ciò che ci offre) e godere del silenzio "assordante" per noi abituati al clamore ed alla saturazione per un frastuono gratuito e spesso inutile. Insomma sentire gli uccellini cantare, il frullo del battito d'ali dei fagiani che si levano in coppia dai cespugli, qualche lepre che si beffa della nostra cagnolona adottiva, Bella ma soprattutto i profumi di muschio, di erba, di terra umida che trovo stupefacenti, nel vero senso della parola: questa è la mia droga per uso personale.


Ed allora si soprassiede ai profondi graffi alle braccia, procurati nel cogliere le olive dai rami e dalle foglie pungenti, o al rammarico nel vedere le unghie spezzate e le mani ruvide e scure: altro che gentili dita levigate e delicate, da ricamatrice indefessa!

Però sono riuscita a strappare momenti alla notte per ricamare qualcosa. Ho solo la foto di uno dei lavori che ho realizzato con affetto per una cara amica: lo schema è tratto dal libro di Parolin "Messages personnels", ricamato su lino Graziano 13 fili.



E mi congedo con un bellissimo tramonto colto qui fuori casa. La temperatura è decisamente scesa rispetto ai giorni scorsi, la tramontana punge con insistenza. E' prevista neve a breve e tutto cambia repentinamente ma è anche il momento opportuno perchè ciò avvenga.



A presto, speriamo davvero, eh?
                                               Susanna

giovedì 22 ottobre 2015

Mare d'Ottobre

La scorsa settimana sono riuscita a fare una "toccata e fuga" a Roma, o meglio ad Ostia, dove sono nata e vissuta. Ogni volta che riesco a rivedere il mio mare... mi sento confortata e mi rasserena. 
Non c'è nulla da fare: ce l'ho dentro di me e sempre ci sarà.


Il tempo era davvero grigio, freddino, umido e soprattutto molto ventoso. Ma per me il mare è stupendo in ogni suo momento, anche con un meteo inclemente. Anzi, ho già detto più di una volta che viverlo quando non è gremito e colorato da folla urlante, quando il profumo della salsedine è ancora più penetrante e la risacca insistente, io mi sento davvero bene e non mi mette malumore.

Il Pontile era deserto, in effetti la giornata non invitava più di tanto a stare lì in balia dell'uggia e della pioggia che presto si è palesata ma pur con l'ombrello aperto, sono rimasta a lungo, solitaria, per godere di questo spettacolo che mi riempie gli occhi ed il cuore.




Ed è proprio l'infrangersi delle onde sulla riva, con quel ritmo infinito, costante, direi ipnotico che mi dà la sensazione di sentirmi bene, quasi che l'onda che giunge sulla battigia, ritraendosi e tornando al mare,  porti via con sè in un grande abbraccio, ogni pensiero gravoso, malinconico.


E contemporaneamente provo un gran senso di leggerezza e libertà.


Un artista intraprendente ha voluto lasciare il suo lavoro in bella vista: un drago sdraiato sulla spiaggia. Ma... quanto resisterà alla forza del vento che lo levigherà pian pianino?

La mattina dopo splendeva un bellissimo sole. La domenica di buon'ora Ostia è semi deserta: qualche sportivo che corre, biciclette in gruppetti sfrecciano, cani portati a spasso lungomare; c'è una gradevole atmosfera di pigrizia momentaneamente messa da parte, a favore di una salutista corsetta improvvisata.    Dalla finestra della cucina di casa mia si vede quel piccolo ritaglio di mare occhieggiare tra i palazzi in stile Liberty e poi spicca bene il pontile dove ero il giorno prima.                           


Torno sulla spiaggia, per una passeggiata. Il sole mi accarezza piacevolmente, scaldandomi ed è una vera goduria per lo spirito sedersi sulla riva umida e guardare il riflesso dei raggi sulla distesa dell'acqua, fino all'orizzonte.


E questo calore del mare d'Ottobre lo riporto con me. In treno, verso casa, fino alle dolci colline marchigiane.


Ma sto molto bene anche nella mia bella casa in collina, seppur molto lontana da Roma e dal mio mare.  I colori ambrati dell'autunno sono magnifici ed attenuano la nostalgia, semmai dovesse riafforare.

L'ornello e la vegetazione nei paraggi sono fiammeggianti.

                                                    Ancora una rosa di velluto, nel mio giardino



Un dono dalla mia amica Maria, Ottobre ricamato per me.
                                                        
Un saluto     Susanna