lunedì 23 dicembre 2013

Auguri per immagini


Appena trascorso il solstizio d'inverno eccoci in pieno nell'atmosfera natalizia. Cambiano le situazioni, crescono i figli, i pensieri attualmente sono tanti e spesso molesti  ma il Natale ha la pregevole facoltà di riportare quel desiderio di stare bene in famiglia, di godere dell'intimità della casa e di dedicarsi anche alle coccole di un pranzo tradizionale e preparato con amore e pazienza, alla scelta di un regalo all'ultimo momento, al cercare di fare tutto bene, insomma. 
Ecco allora qualche scorcio di Natale nella nostra casa. 

  
Addobbi ed ornamenti che hanno una loro storia, spesso tramandati da anni ed ogni volta che vengono tratti dalle scatole, ci si ricorda del momento in cui sono arrivati qui da noi. Ad esempio sull'albero ci sono palline vecchissime in vetro, insieme a soggetti in pannolenci acquistati a Londra, da Harrods tanto tempo fa, quando i bimbi erano proprio piccini.  


O lavoretti davvero ingenui e teneri, fatti alle scuole elementari, soldatini delicatissimi e leggeri, dall'aspetto così antico ed ogni anno mi chiedo come abbiano fatto a resistere tutto questo tempo.
Dalla mia collezione di scatole di latta, eccone una a tema

E non può mancare il presepe. In verità ne abbiamo più d'uno: c'è quello di pasta al sale che ha oltre vent'anni e tremo nello scartare i personaggi, oppure quello minimale in ulivo, preso proprio a Nazareth in occasione del nostro viaggio in Terra Santa, o questo di Thun che ogni anno cresce, con l'aggiunta un nuovo soggetto.

  


E poi le candele: non possono mancare, la luce tremula e calda è sempre presente sulla tavola apparecchiata a festa e conferisce un calore così piacevole.
Appena fa fresco in cucina accendiamo il camino tutte le sere, dall'inizio dell'autunno fino a quando è possibile. Ma durante il Natale è ancora più bello godere del focolare scoppiettante.



Biglietti augurali da ogni parte del mondo, ma quelli inglesi sono particolarmente belli e ne ho una collezione.


E con ciò vi auguro di trascorrere un Buon Natale ed un sereno Anno Nuovo.
                                                                                                                 Susanna


domenica 15 dicembre 2013

Una giornata particolare

Gongolo. Voglio rendervi partecipi del mio giubilo. Mercoledì scorso, 11 dicembre 2013 abbiamo accolto con gioia la laurea di Francesca Romana, nostra figlia maggiore, dottoressa in Filosofia presso La Sapienza in Roma. 


E' stata una giornata piuttosto vivace, iniziata con la scoperta che a Roma quel giorno non potevano circolare le macchine con le targhe dispari e va bene, si sarebbe andati con la metropolitana lasciando l'auto alla fermata più prossima a casa. 
Macché: manifestazione dei cosiddetti "Forconi" che avevano bloccato i binari di alcune stazioni della metro; non potevamo disapprovare la loro scelta di dimostrare, le motivazioni sono più che plausibili e così abbiamo abbandonato anche l'idea dell'utilizzo della metro e via di taxi, evitando il più possibile blocchi stradali nei punti strategici della città.
  
La facoltà di Filosofia è presso Villa Mirafiori, residenza di fine Ottocento della bella Rosina, moglie morganatica di Vittorio Emanuele II.

Anche qui fervono preparativi per accogliere le autorità



Ma a parte tutto questo, la cerimonia della discussione della tesi ha avuto inizio ed è stata, per noi tutti, molto emozionante. Finalmente sciolta la tensione... si brinda.       Foto ufficiali con amici e fratelli. 

Ora inizia un nuovo importante capitolo.



venerdì 6 dicembre 2013

Chiudete gli occhi...

... e concentratevi sul profumo inebriante che emana  l'olio nuovo, appena ottenuto dalla recente raccolta delle nostre olive. Ha un gradevole aroma erbaceo, al gusto è piacevolmente mandorlato e un pò piccante, con  lontano sentore di carciofo. E poi aprite gli occhi ed ammirate il colore verde vivido, mentre l'olio scivola copiosamente su una croccante fetta di pane bruscato.


Vabbè, tutta questa suggestione per raccontarvi che prima che la neve dei giorni scorsi coprisse anche i poveri ulivi, quest'anno siamo riusciti a fare la nostra ancora modesta raccolta di olive, a mano o con il pettine, date le dimensioni ridotte dei nostri alberelli, coccolati e curati secondo i rigorosissimi dettami dell'agricoltura biologica. 

Coccinelle ovunque: infatti
sono vietati i trattamenti chimici

Il segreto di una buona qualità dell'olio sta innanzitutto nel cogliere rapidamente le olive e portarle quanto prima al frantoio, per evitare che nelle ceste si possano ammaccare, fermentando e riscaldandosi. 

  Alla raccolta hanno contribuito un pò tutti in famiglia, abbiamo avuto però anche l'ausilio della forza "romana", con fratellone e nipote. E la dolcissima Bella ha  scorrazzato libera e gioconda come non mai,  rincorrendo ora  un fagiano, ora un enorme lepre.

Dopo quasi due giorni di vera dura fatica, finalmente abbiamo portato le nostre preziose olive al frantoio, situato sulle splendide e dolci colline marchigiane, tra l'Adriatico e gli Appennini.

Vi mostro ora le varie fasi della lavorazione. C'è da dire che le nostre olive arrivano a destinazione già belle pulite e prive di foglie o rametti, siamo decisamente ligi nello svolgimento del nostro operato.


1: olive con foglie,  poste in una grande vasca e..
2  ...trasportate su un nastro per prima pulizia...
3     ...vengono defoliate e portate alla pesa

4: pulite e pronte per il lungo nuovo processo....
5: la gramolatura. Si lavora la polpa per separare l'acqua dall'olio

6:  è un procedimento che dura almeno due ore

7:   il profumo è intenso ed il rumore delle macchine  forte



8: l'estrazione è quasi completata...


9: eccolo qui,  l'olio è pronto per essere filtrato ed infine messo in lattine o bottiglie

Come per tutte le cose che si ottengono con  fatica, dopo averle sperimentate personalmente, ho imparato quanto sia importante non sprecare neanche una goccia di olio e ad usarlo con parsimonia. 
Ma... quant'è rilevante ed essenziale usare un olio di qualità per esaltare una pietanza o una semplice insalata; devo dare ragione ad una mia carissima amica: so di apparire insopportabilmente spocchiosa ma quando ci si abitua "al buono", diventa difficile accettare di buon grado una vivanda condita con olio industriale.

Bene, siete pronti a gustare una fragrante bruschetta di pane casareccio?
                                      A presto
                                                    Susanna