martedì 14 febbraio 2012

Green Flip It... finito!

Completato un altro piacevolissimo SAL proposto da Manu e ricamato durante il 2011 in compagnia di alcune delle Crocettine Fuggiasche, si tratta del Green Flip It di Lizzie Kate.
Ho terminato le ultime due piastrelline, applicato i bottoncini speciali e così la coloratissima striscia di inviti ecologici da parte della zia Lizzie ha preso definitivamente forma.
Sarà un quadro per la camera di Giulio Valerio, come richiesto da lui.                                                            
 
Ma ecco in dettaglio il penultimo pannello, dove si viene esortati a mangiare i prodotti del luogo. Ho trovato un mazzetto di pannocchie di granturco ed una bella mela da associare alla foto.
                      



                                                                                                                                  Nell'ultima mattonellina invece si sollecita a non sprecare inutilmente l'acqua, bene sempre più prezioso e vitale.  

Ecco una paperella umbra di Deruta ed un pesciolino partenopeo, che viene dalla solare Ischia.





Mentre invece questo pesciolino arancione è un simpatico animaletto della serie Thun.


Mi sono divertita molto ad eseguire questo lavoro su aida 55 marmorizzata beige e filati DMC, anche perchè  affatto impegnativo e veloce nella realizzazione;  la cosa più gradevole poi, è stato lavorare insieme a delle care amiche di xxx. 

Ed ecco ancora la tela ultimata, poggiata sulla neve davanti casa: mamma mia quanta ce n'è, per fortuna stamane è uscito un pò di sole ed il paesaggio era veramente suggestivo.


      
Ora si passa al prossimo SAL ancora in corso: Fiabe di Parolin. 


A presto    
                      Susanna 


mercoledì 8 febbraio 2012

CONTEST " C'era una volta.... Ricette d'altri tempi"

Perbaccolina. Con il fatto di tanta, troppa neve, stavo quasi per dimenticare di partecipare a questo piacevolissimo contest indetto da Simona in collaborazione con Dragonflyshop


Dunque si tratta di pubblicare una ricetta d'altri tempi; devo dire che per me  la scelta è stata davvero ardua poichè in casa siamo cultori della buona cucina e ci appassioniamo alla riscoperta di  ingredienti  naturali "di una volta", appunto. 
Mi piacciono tantissimo le zuppe e qui nelle Marche abbondano legumi desueti, come l'antica cicerchia o il farro o i fagioli neri. Tuttavia ho deciso di ricordare nuovamente una ricetta di pollo, già citata in occasione del pranzo ferragostano, proprio perchè si rifa alle mie origini romane e mi è stata insegnata dalla mia nonna materna, la quale a sua volta l'ha appresa dalla propria nonna.


Le ricette più caratteristiche le annoto su quaderni di appunti, perchè rimangano nella storia della nostra famiglia... ed allora via con...

il POLLO spezzato coi peperoni. (detto alla romana)

In una padella alta metto il pollo a pezzi, dopo averlo punzecchiato con uno spiedino; i miei prediligono coscette ed ali.  Lo insaporisco bene con due teste di aglio schiacciato con la camicia, rosmarino sminuzzato, grani di pepe nero e rosa, poco olio d'oliva (di nostra produzione) e qualche goccia dell'aceto di casa che è veramente forte ed aromatico, poi sale quanto basta.
Mentre la cottura procede a fuoco moderato e con un coperchio, nel frattempo spello i peperoni rossi, gialli e verdi, che ho precedentemente arrostito su una piastra e poi chiusi in un sacchetto Cuki, di quelli per conservare gli alimenti nel congelatore. 
Con questo espediente la pelle viene via in un attimo e questo fa sì che i peperoni siano decisamente più digeribili ma sempre particolarmente gustosi.


Quando il pollo è quasi pronto, aggiungo i peperoni tagliati a listarelle, solo negli ultimi dieci minuti di cottura, in modo che si possano amalgamare bene, rendendo il pollo cremoso, senza disfarsi del tutto e conferendo alla pietanza un aroma davvero particolare.


I colori dei peperoni misti alla carne bianca sono  piacevoli a vedersi,  una vera festa in tavola, oltre che proprio succulenti ed appetitosi.

Le incisioni d'epoca che ho presentato in questo post sono tratte dal libro di Livio Jannattoni "La cucina romana e del Lazio" Newton & Compton Editori, 1998


Mi congedo con un sonetto di Giuseppe Gioacchino Belli (Roma 1791-1863)

Osteria romana -Immagine tratta da web

domenica 5 febbraio 2012

Danza dei fiocchi

Ancora, ancora un pochino di neve per favore, poichè quella caduta non basta! 
Aiuto, ma... dove si stacca la spina per interrompere il flusso incessante? 
Ecco la danza dei fiocchi che sta avvenendo qui fuori.


 

 Stasera appare così 
  Stamane invece...



dalla finestra della mia camera
Domani le scuole saranno ancora chiuse ma le previsioni non promettono nulla di buono, anzi si preannunciano nuove ed abbondanti precipitazioni nevose ed un ulteriore abbassamento della temperatura.

Vi ragguaglio anche sulla situazione felina . Ogni tanto Mephy ed Alice devono necessariamente zampettare nella neve e questo non rende felici  i mie pigri e freddolosi gatti .

Alice però è attratta soprattutto dalla ressa di uccellini che sul terrazzo si litigano le briciole di pane. E questo le piace moltissimo; nonostante l'età matura, si risveglia la cacciatrice che è in lei. 
Devo richiamarla all'ordine o qualcuno potrebbe rischiare grosso.

Via, a casa subito a fare una...."vitaccia da cani" come si dice. 

Lei nel cesto di vimini, con una copertina di pile, al calduccio davanti al camino.



E lui sulla sedia dove entra a malapena. 

Ma seriamente adesso, accantono la frivolezza di quanto detto finora ed  il mio pensiero va a tutte quelle persone che non hanno un tetto sopra la testa e per scelta, ma più spesso per indigenza, dormono all'aperto avvolti in cartoni o miseri stracci. Più d'uno ha già perso la vita per il gelo, in questi giorni.

                                               Susanna




venerdì 3 febbraio 2012

Ed ancora vien giù....

Caspita, stavolta fa sul serio! Ecco qualche altra romantica immagine di neve intorno casa mia. Potessi descrivervi il silenzio che si percepisce. Tutto è soffice ed avvolto nella coltre immacolata. C'è luce anche di notte, dal bagliore del bianco. Ma le immagini parlano da sole.


E queste impronte di gatto? 

Uhmmmm che tortura dover camminare nella neve: il mio Mephy scuote alternativamente le zampette ed è abbastanza infastidito ogni volta che è costretto a raggiungere la porta di casa per l'ora della zuppa e della siesta al calduccio! 
Guardate che posto insolito ha scelto per rilassarsi. Potrebbe fare la pubblicità per l'asse da stiro della  Foppa Pedretti.


Allora ormai sono rassegnata: uscirò di casa a primavera, quando le nevi si scioglieranno.
Non dimenticatemi, eh?
                                    Susanna


mercoledì 1 febbraio 2012

Scende, copiosa...

Tutto è rallentato, la neve che sta scendendo copiosa su tutta Italia, sembra stendere un velo di ovatta che per un attimo ci distoglie dal contingente. E' così insolito questo silenzio cui non siamo abituati.



   


Come sempre, ma soprattutto quando nevica, ho provveduto a lasciare abbondanti mollichine di pane secco per gli uccellini che si azzuffano proprio qui, davanti casa.


Ho giocato un pò con il bianco e nero, con le foto virate in seppia e in azzurro, o  volutamente sgranate. 
Insomma l'atmosfera è decisamente magica e fiabesca, se non fosse per i disagi oggettivi di chi deve comunque affrontare strade, per raggiungere scuole, uffici e posti di lavoro. Ieri mi sono notevolmente avvantaggiata ma comunque uscirò. Indossati i miei scarponcini da trekking e via, una buona volta camminerò spedita nella neve e respirando con piacere aria fredda e gustandomi il panorama.
Buona giornata nevosa a voi tutti che passerete a farmi visita.
                                                                                          Susanna