mercoledì 30 maggio 2012

Rosa fresca aulentissima...

...reminiscenze del ginnasio. 
In questo pomeriggio troppo umido e caldo, a tratti piovoso, voglio proprio riempire tutta una pagina di rose, rose e ancora tantissime rose, in attesa di poter pubblicare qualche foto di un lavoretto recente, spedito finalmente alla mia paziente amica.







Si, decisamente è il fiore che preferisco e il profumo delle rose lo trovo inebriante. 
Però, però.... come non apprezzare anche la delicata e persistente fragranza dei fiori d'arancio? 
Eccolo qui, uscito dal torpore invernale il mio piccolo arancio in vaso: nella stanza dove è ancora ricoverato al riparo, diffonde un profumo delicatissimo e particolarmente gradevole.




Vi saluto con questo candido fiore di camelia.  
A presto    
                        Susanna

martedì 22 maggio 2012

Via col Vento

Ogni volta che mi reco nella mia abitazione natìa a Roma, mi piace respirare profondamente "aria di casa" ed è inevitabile per me ritrovare oggetti che hanno segnato la mia infanzia, poi adolescenza e gioventù.
Non c'è rimpianto o mestizia in questo, solo la considerazione del tempo che è volato, a volte penso davvero troppo in fretta.

E mi sorprendo a rispolverare i dischi 33 giri in vinile, con le loro copertine consunte, prese in mano frequentemente ed assai vissute.

Ma un'altra cosa che mi piace particolarmente è riaprire le ante della seriosa libreria in noce massello e subito viene fuori quell'odore, o meglio il profumo tutto particolare dei libri antichi.
Questa cosa del rispetto di un libro qualunque esso sia, nel prenderlo in mano, sfogliarlo, leggerlo...   ce l'ha trasfusa nostro padre e a mia volta l'ho comunicata ai miei figlioli.

E' sempre emozionante dare uno sguardo alle pagine dei pesanti tomi dell' Enciclopedia Rizzoli Larousse, rilegati in pelle color oro, nero e verde e che ero abituata a consultare con diligente considerazione. Quella volta infatti non avevamo a disposizione un notebook personale con Wikipedia a portata di tasto (peraltro poi, neanche sempre troppo attendibile) e dunque era l'unica fonte seria di informazioni, spesso anche troppo complicate ed articolate per una bambina che avrebbe tanto desiderato i famosi "Quindici" come tutti i suoi compagni di elementari e che invece mio padre riteneva un'enciclopedia infantile superficiale e giustamente poco esaustiva.

Con un pizzico di dolce nostalgia ho ritrovato allineati, su uno degli scaffali, i classici russi consigliatimi dalla mia cara zia Marina, professoressa di Lettere e letti avidamente tutti in un'estate sulla spiaggia, da adolescente davvero sui generis, bisbetica e scontrosetta , poco incline ai tuffi ma dedita alle letture sotto il sole cocente.
Gli originali sono rimasti nella famosa libreria di Roma, perchè mio padre non voleva che fosse spogliata man mano che ogni figlio partiva per la sua strada.
Così li ho riacquistati tutti e li posseggo comunque.




Poi ho notato tra i vari libri la copertina di questa edizione di "Via col Vento", del 1958: ancora qualche anno e sarei nata (cielo: mezzo secolo suona proprio male). Ho voluto mostrarvela perchè particolare ed ingenua; anche un romanzo come questo mi ha fatto compagnia ai suoi tempi, davvero leggevo qualunque cosa mi passasse tra le mani.




Ancora qualche dettaglio della vecchia copertina del libro, ecco una scena della battaglia dei nordisti.










Qui accanto, all'interno c'è la figura della nutrice di colore Mammy (o Mami) pacioccona ma anche molto direttiva ed in grado di tener testa alla ribelle Rossella.
Ricordo che da bambina mi sembrava piuttosto curioso e grottesco ascoltarla nel doppiaggio italiano del celeberrimo film di Fleming, con la tipica parlata sgrammaticata e dai verbi all'infinito, che all'epoca si attribuiva molto carinamente alle persone di colore.

                                 

Basta con i ricordi, è proprio ora di andare a nanna;  anzi, citando Miss O'Hara "Dopotutto, domani è un altro giorno"       
                         Sogni d'oro  
                                             Susanna


venerdì 18 maggio 2012

Qui intorno

Qualcosa grida che è primavera, anzi direi quasi estate. 
I campi fioriti qui intorno casa mia, ad esempio. 
Vaste aree di splendidi papaveri rossi, così belli e spiccano prepotentemente tra l'erba ma al tempo stesso appaiono delicati e fragili. 
Poi però le temperature mattutine inclementi dicono che è ancora troppo rigido. Siamo intorno agli 8-10° e non mi dispiace affatto indossare qualcosa di caldo e di decisamente invernale.



                                                 

                                                                                 



Illudiamoci che sia davvero primavera inoltrata allora, mi congedo augurandovi un buon fine settimana  
                                     Susanna


domenica 6 maggio 2012

Un pomeriggio un pò così

Sono giunte finalmente.
Le primissime rose sono sbocciate. La bianca è la mia preferita, se solo poteste percepirne il profumo attraverso lo schermo.... provate a chiudere gli occhi ed a coglierne la fragranza.
Immaginate ora di sfiorarne i petali con le dita: è qualcosa di estremamente piacevole, un godimento per il tatto.  Autentico velluto. 


In una domenica di maggio dal clima uggioso, con troppo vento, pioggia a sprazzi e nubi livide, in questo pomeriggio  un pò... così, con i troppi pensieri che affollano la mia testolina, la mente che galoppa e che devo assolutamente frenare, mi concedo una buona tazza di tè caldo e mi dedico al ricamo per una carissima amica molto paziente. 
Lei mi comprende bene, sa aspettare e perdona il mio indugio.


Buona domenica a voi tutti e soprattutto vi auguro un sereno inizio di settimana
                                                            Susanna


martedì 1 maggio 2012

... ed ecco Maggio


Stamattina, approfittando di un sole deciso e di un caldo insolito, ho scattato qualche altra foto in giardino.

Prevale il color viola-lilla, che poi è il mio preferito, nei fiorellini stagionali che sbocciano puntualmente da anni, nel glicine che sta crescendo rigoglioso a cascata, in quello virato in azzurro dei piccoli petali tra il rosmarino, fino ad arrivare al rosa intenso del lillà.



Ma certo che è splendido anche il giallo della rosellina rampicante e priva di spine, o il candore delle camelie che si aprono tra il fogliame verde, o quello intenso delle palle di neve del viburno e della photinia, assediata dalle api laboriose.




Improvvisamente l'aria si fa immota. Non si ode più alcun cinguettare festoso ed assordante. Piuttosto un cupo brontolio che diventa sempre più insistente, c'è odore di temporale e di elettricità. In un attimo è la tempesta: vento forte, pioggia violenta a raffiche e tutto intorno è allagato. 
Ma ecco che dopo pochissimo torna a risplendere il sole: benvenuto.... Maggio (?)

                                                                        Buona serata  Susanna