venerdì 6 gennaio 2012

Epifania del tempo che fu

Sono riuscita a convincere mia madre, durante la mia ultima visita a Roma, a tirar fuori lo scatolone dove abbiamo riposto, ormai molti anni fa, tutti i personaggi del presepe della mia infanzia.
Lei era reticente a farlo, perchè rispolverare dolci memorie le procurava, e così è stato,  un' indiscutibile malinconia, ricordando i tempi in cui era presente e partecipe il pater familias, suo marito e mio padre, da sempre fulcro di  tutte le feste.
Infatti pur abitando lontano ed avendo ognuno di noi tre figlioli impegni e prole, ogni anno ci si ritrovava assieme per festeggiare degnamente un momento così significativo per la nostra famiglia.

Ho fotografato i singoli personaggi del presepe della mia fanciullezza, non nascondendovi di temere di apparire nostalgica e un tantino patetica, ma soprattutto consapevole che il fascino di queste statuine sia esclusivamente legato appunto ai miei  teneri ricordi disincantati, piuttosto che ad una reale bellezza.


Tuttavia vi invito a notare il prezzo appuntato a pennarello dal negoziante:  lire 200 e l'orgoglioso Made in Italy.
Le figure infatti non sono certamente cinesi, nè fatte in plastica ma di terracotta e dipinte a mano.

Puntualmente prima di ogni  Natale  ci recavamo in un emporio che fungeva da spaccio di vernici,   cartoleria, tabaccaio, casalinghi  e chi più ne ha più ne metta ed accrescevamo la collezione dei pupetti del presepe.
Quest'ultimo veniva realizzato su una tavola di legno e corredato di tutto ciò che occorreva perchè pulsasse di vita: lucine nelle case di cartapesta, terreno con ciotoli e muschio vero, carta crespa marrone per le montagne e cielo stellato, specchietti da borsa per mini laghetti vicino al mulino ad acqua ed al pastore con pecorelle  sul ponticello.

Ogni anno il Bambin Gesù veniva portato alla benedizione dell'Angelus in Piazza San Pietro, la domenica di Avvento e sappiate che questo Bambinello ha goduto delle consacrazioni di Giovanni XXIII°, di Paolo VI° e di Giovanni Paolo II° dunque ne ha vissuti di eventi.
Il primo presepe di casa mia:
ero ancora in fasce!
Sacra Famiglia di solo.... quarant'anni fa
Ora vi faccio vedere qualche immagine di altre statuine, più o meno presentabili. Però tenete sempre presente ciò che vi ho anticipato: per me è precipuo il valore affettivo su quello puramente estetico, dunque mi appaiono tutte meravigliose.

 

C'era uno studio molto infantile sulla collocazione dei personaggi più o meno in prossimità della capanna. Ognuno di noi tre fratelli aveva i suoi preferiti e ciascuno cercava di mettere i propri in primo piano: una vera ressa.  Crescendo siamo riusciti a comprendere meglio la prospettiva e  ponevamo i pupazzetti più piccoli in lontananza e quelli appoggiati a staccionate di lato, quelli con offerte a Gesù davanti.
  
                                                   

Man mano che tiravo fuori dalla scatola  e scartavo le statuine avvolte nella carta velina, provavo una sottile gioia intima nel ritrovarle proprio come le avevo lasciate, qualcuna con inevitabili crepe del tempo, ma belle lisce al tatto, levigate e consistenti come peso. L'odore di muschio appassito ed ormai secco, misto a quello di chiuso e di stantìo, sottolineavano ancor di più quanto fossero antiquati i personaggi che riportavo alla luce.
Mi sono sentita proprio un' archeologa.

E riflettevo anche sul fatto che alcuni di quei mestieri incarnati nei soggetti, certamente sono sconosciuti alla gioventù attuale: il ciabattino, l'acquaiolo, il fabbro, il panettiere, il pescatore, la lavandaia, la nonnina che fa la calza,  lo zampognaro.

             



Questo uomo che offre le uova poste nel suo cappello, era proprio il mio personaggio preferito, insieme alla donnina dall'abito marrone e fazzoletto in testa, che suona la fisarmonica appoggiata ad una staccionata di legno.

A noi bimbi i giocattoli li portava la Befana, più che Babbo Natale.
Era una vera letizia avere finalmente il gioco desiderato e chiesto. Spesso poi concludevamo la giornata con una passeggiata nella splendida Piazza Navona, gremita di bancarelle piene di  dolciumi e ci compravano nuvole di appiccicoso zucchero filato, mandorle glassate e carbone dolce. Poi c'era l'immancabile classica giostra con i cavallucci, ma soprattutto un'esplosione di tanti colori, musica  ed i suonatori di zampogna. Finchè ho potuto, ho portato anche i miei figlioli in questa meravigliosa Piazza, per l'Epifania.

I Re Magi sono ormai arrivati a destinazione .
E' giunto quindi il momento di congedarmi, spero di non avervi tediato, esagerando con i ricordi. 


L'Epifania tutte le feste porta via.
                                   Ancora Buon Anno a voi tutti.

                                                                                  Susanna




20 commenti:

  1. E con questo splendido post si apre un anno strepitoso a casa di Susanna, dove regnano il bello e i buoni sentimenti. Susannina, le tue statuine sono meravigliose e comprendo in pieno la nostalgia tua e della tua mamma nell'aprire lo scatolone dei ricordi, fa sempre tenerezza! La statuina della lavandaia ce l'ho anch'io, praticamente indentica, pensa! E certo queste statuine sono molto ben rifinite, niente a che vedere con quelle che si comprano adesso...made in Italy degli snni d'oro le statuine della nostra infanzia. Mi è piaciuto tanto il racconto di voi tre fratelli che vi affacendate, ognuno con le sue preferite, ad affollare le zone più in vista del presepe, l'abbiamo fatto tutti...che ricordi, Susanna! Sai, io abito in cima a un ripidissima salita, tipica delle alture di Genova e ricordo sempre con tanta nostalgia che quando ero piccola su per la salita venivano gli zampognari, era davvero Natale quando c'erano loro. Poi il tempo è passato, io sono cresciuta, alcune tradizioni si sono perse e gli zampognari non si sono più visti...ma il presepe di quando ero bambina lo conservo anch'io e me lo tengo caro! Un abbraccio e un bacetto cara Befanina romana ;-) !

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  2. Cara Susanna
    come sempre riesci a portarmi inevitabilmente indietro con i ricordi e ora che ci penso chissà dove sono finite le statuine di quand'ero piccina???
    Comunque in famiglia siamo riusciti a ricreare il nostro presepe e di anno in anno si va sempre un pò allargando perchè ci piace sempre aggiungere qualche nuova statuetta!
    Comunque hai ragione tu le vecchie statuine in terracotta hanno tutto un altro fascino.
    Ti rinnovo i miei auguri per un sereno anno.
    Un abbraccio Faby

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  3. Cra Susanna, noi il presepe non lo facevamo, mio padre arrivava a casa con un albero grandissimo, abitavo in una casa grande con soffitti altissimi e l'albero toccava il soffitto, mio padre srotolava metri e metri di lucine lungo tutto il corridoio,arrivavano i parenti e i cuginetti, era una gran confusione e ci divertivamo un sacco... ho conservato un uccellino a molla che metto sul nostro albero,piu' piccolo ma e' sempre una magia. Auguri anche a te e buona Befana.

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  4. che bello Susanna e che bei ricordi!!!! Mi hanno fatto ricordare le statuine del presepio della mia infanzia! Erano di gomma ma molto simili alle tue e ogni anno era bellissimo riutilizzarle.Poi dopo circa 20 anni e più è come se avessero avuto una scadenza, si sono piano piano "sciolte". Ti lascio immaginare la nostra delusione quando le abbiamo viste tutte storte e rovinate!
    Annamaria

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  5. Ciao cara Susanna e tanti cari auguri di un sereno 2012 anche da parte mia !!!
    Trovo che i tuoi ricordi siano dolcissimi e le tue statuine belle, di quella bellezza che solo gli oggetti vissuti ed amati possono avere ! Ho sorriso nel leggere di voi tre fratelli ... fino all'anno scorso i miei 3 figli facevano praticamente la stesso cosa ! Quest'anno il mio primogenito ha lasciato carta bianca al fratello e alla sorella, che lo hanno praticamente realizzato da soli, con molta soddisfazione ed orgoglio. Quello che mi auguro è che i miei figlioli possano serbare nei loro cuori ricordi belli come quelli che ci hai raccontato tu !
    Un abbraccio
    Annarita

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  6. Grazie per questa meraviglia,in più mi sono acculturata perchè i tuoi " pupetti " che in Campania chiamiamo "pastori" hanno manifattura romana,che è diversa da quella di S. Gregorio Armeno,strada napoletana del presepe.Ciò spiega perché ad ammirare i nostri presepi ci sono tanti romani che raggiungono Napoli in poco tempo.Mio padre ha un libro che spiega le caratteristiche dei vari presepi italiani e mi è sembrato di risfogliare quelle pagine.Grazie davvero per i bellissimi pastori e per i ricordi che hai riattivato.
    Il Natale è anche la festa delle intime memorie e inesorabilmente di qualche nostalgia di chi ci guarda dall'alto.
    Baci. A presto.

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  7. Davvero molto belle le tue statuine, una bella collezione anche! Io ho ancora delle palline dell'albero che erano di mia nonna, adesso non si trovano più cosi belle, peccato!

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  8. E' vero, Susanna, avere dei bei ricordi dell'infanzia aiuta sicuramente a vivere meglio il
    presente e il futuro.
    Ciao cara e buon annoooo
    Susy x

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  9. Con molto piacere , con tanta gioia ho ammirato la bellezza delle tue statuine e ho seguito con molto piacevolissima nostalgia, moltissimo rispetto e serenità i tuoi ricordi tornando indietro nel tempo , alla mia infanzia e non solo.Anche noi, infatti, dopo 33 anni di matrimonio,con mio marito e i miei figli che oggi sono grandi e sposati facciamo il presepe con le statuine che mio marito usava per il suo fin da piccolo. Ti ringrazio per questa bellissima opportunità perchè anche molte delle nostre statuine e casette assomigliano alle tue ,anche se molte casette sono state fatte dal fratello di mio marito ,sia in cemento che in cartone. tanti auguri di buon anno a te e alla tua famiglia.
    Un abbraccio.
    Piera
    Piera

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  10. Buonasera cara Susanna.
    Hai ragione, hai ragione.....io ho sempre fretta, corro e corro, ma è giusto lasciare ancora un po' queste bellissime immagini davanti ai nostri occhi...e poi, questo presepe assomiglia tantissimo a quello della mia fanciullezza..chissà che fine avrà fatto....
    Un abbraccio e forte e Buon 2012, *Maristella*.

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  11. Questo post, cara Susa, è bellissimo e mi ha fatto ricordare i miei Natali di bambina. Chissà cosa potrebbero dire questi personaggi se potessero parlare...
    Grazie di averci aperto uno squarcio sulla tua storia di vita: è un dono prezioso.
    Elisa

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  12. sai alcune statuine del presepio son uguali identiche a quelle del mio presepio da "piccola" e mamma ancora, tutti gli anni insiste a farlo per mantenere vivo il ricordo del Natale e per far conoscere ai nipoti i nostri momenti spensierati di bambini
    ciao PAT

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  13. mi hai riportato in superficie tanti ricordi, i presepi miei di bambina erano....cosi!
    pa
    ps half dolls....sembra tosta ma non lo e', forza!!!

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  14. Le trovo tutte bellissime. E immagino come doveva essere bello il vostro presepe, creato e vissuto con gioia.
    Anche noi ogni anno compravamo una statuina per il presepe, anche se di plastica, e mia madre lo fa ancora, sotto l'albero, con quelle che gli sono rimaste integre e non sono state tritate o smangiucchiate dai miei nipoti quando erano piccoli. Mi fai pensare alle palle dell'albero di mia madre: ce ne era una che era mia, e una di mia sorella, e ogni anno quando vado su a Natale controllo che ci sia ancora. Era di vetro, concava, dipinta di blu e porpora, e c'era una chiesetta di plastica poggiata nella parte concava, sotto quel blu e quei brillantini. Molte delle sue palle sono sempre quelle da quando sono nata fino ad oggi. E trovo che le palle di vetro hanno un fascino speciale. Ma quanto costano!!

    Capisco la tua nostalgia per certe cose, perchè certi ricordi non vanno dimenticati e scaldano il cuore.

    Un abbraccio

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  15. Chissà quanti splendidi ricordi sono legati a ogni singola statuina...
    Un bacio cara amica mia
    Bruna

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  16. ciao Susa buon anno.. belli i tuoi post..
    ammetto che il tuo dire Made in italy mi mette un pò di apprensione. Nel senso che mi dà parecchio fastidio quando acquisto delle cose dove c' è scritto "ma de in chissà quale paese". Per chi,come me, fà collezione di palle di neve o di qualsiasi altra cosa non è piacevole leggere che sono state fatte da altre parti. Ma devo dire anche che questo è un difetto enorme di noi italiani. All' estero non mi è capitato. Riusciremo mai a capire che ogni paese deve mantenere le sue cose? Io spero tantissimo di si
    baci
    fiore

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  17. Post straordinario...che bello pensare a una tradizione che si mantiene inalterata da secoli come quella del presepe...vero e unico simbolo sacro del Natale! Qui al nord si sta proggressivamente perdendo questa bella abitudine...la gente è troppo stressata e di fretta per concedersi un giorno a prepararlo! che declino di valori!!!

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  18. Che dolce che sei Susy... Io non faccio il presepe da qualche anno per totale mancanza di spazio, ma conservo gelosamente le statuine di quando era piccolina e il prossimo anno, nella nuova casa, voglio farlo nuovamente :-) ha un sapore così dolce il presepe... ho ancora la capanna con il carillion che usavamo a casa dei miei... il suo suono sa di infanzia e incanto... che ricordi splendidi...

    Ti abbraccio cara

    Bisou

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  19. Susanna alcune delle tue statuine nelle foto sono ugualissime alle mie, anzi a quelle che ha mia mamma e sono dei ricordi bellissimi della mia infanzia!!!
    grazie per questo bellissimo post nostalgico proprio come piace a me!
    un abbraccio e buon anno, che sia sì, davvero sereno.
    francesca
    p.s. anche io sono una befana, mi piace starmene a casa fra le mie mura, le mie cose, i miei pelosi e le persone che mi vogliono bene.

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  20. che belle e che ricche di ricordi queste statuine...
    Ci terrei tanto se tu partecipassi al mio primo contest, so che proporresti una ricetta ed una storia che saprebbero toccarmi il cuore.
    Un abbraccio e felice anno nuovo, che sia pieno di cose belle

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La tua visita mi ha fatto davvero piacere!